Dissesti…

È da mesi ormai che è più che evidente e l’ennesima crisi-rifiuti non fa che renderlo più palese, e non è certo una bella notizia: il comune di Carinola è ormai ai minimi termini economicamente parlando, è al collasso, è in pratica prossimo al dissesto finanziario!

La mazzata, perché di vera mazzata si tratta gliela sta dando la CITE, la società titolare della raccolta rifiuti che da mesi, come accennavamo, non svolge più correttamente e continuativamente il proprio lavoro, e più precisamente da quando la sentenza del Consiglio di Stato ha fatto cadere nel limbo dell’incertezza l’intero ciclo della raccolta rifiuti che una volta a Carinola poteva definirsi “differenziata” ma che ora non si più nemmeno chiamare “raccolta” visto che quelle rare volte che accade (la raccolta appunto), di certo si manda in malora ogni sforzo casalingo fatto per dividere le varie tipologie di rifiuto.

Tutto nasce dall’enorme stronzata che fece il Comune quando decise di affidare il servizio di raccolta alla CITE mentre la GoService, la società precedentemente titolare di tale servizio, attendeva l’esito del suo ricorso al TAR; ovviamente (neanche a dirlo!) tale ricorso fu accolto inducendo la CITE a ricorrere a sua volta al Consiglio di Stato che diede definitivamente ragione alla GoService rigettando il ricorso CITE.

Da allora il  servizio funziona a singhiozzo facendo democraticamente incazzare a rotazione tutti i carinolesi e ci sembra inopportuno appellarsi alle imminenti elezioni per risolvere problemi che dovrebbero essere affrontati normalmente, di routine: è come pregare qualcuno per ottenere un diritto acquisito. Ma stiamo scherzando? Facciamo un salto indietro di secoli e secoli? Il Comune di fronte a questa clamorosa inadempienza contrattuale da parte della CITE continua a multarla ma è come alzare la voce con un sordo visto che viene praticamente ignorato.

Ora è chiaro che non dipendono certo dalla CITE tutti i guai del Comune: anni di malaccorta e strabica amministrazione (pronta a guardare, cioè, solo a problemi ritenuti importantissimi ma in realtà di scarso peso) stanno portando Carinola verso quel baratro finanziario che ogni residente (e non), sia di destra sia di sinistra sia di centro, vorrebbe evitare. La CITE si insinua continuamente in quegli spiragli che il comune di Carinola lascia aperti, percorre tutti quei meandri e quelle tortuosità burocratiche che come vere e proprie mine la burocrazia si diverte a mettere a mo’ di ostacoli sulla strada di ogni Ente pubblico.

In tutto ciò chi è che ne paga le conseguenze più tangibili? Ma il cittadino ovviamente, tant’è vero che l’aria comincia ad essere cattiva, irrespirabile. Cornuti e mazziati!

È vero dunque che il Comune subisce una non trascurabile inadempienza contrattuale da parte della CITE, ma chi risarcisce i cittadini di fronte a un servizio lautamente pagato e comunque non erogato?

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Opposizione Governativa

 

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