Per Salvatore Zano

Caro compagno,

questa volta sei rimasto a casa, non sei riuscito a raggiungere la tua famiglia che tanto amavi.
Immagino che ora resterai a riposare qui nella terra cui eri molto legato e dove contavi un giorno di poter tornare.

Mi mancherai.
Mi mancheranno le tue telefonate.
Mi mancheranno le nostre lunghe chiacchierate.

Spesso mi hai parlato della nuova realtà conosciuta dove vivevi e di cui cercavi di cogliere ogni aspetto positivo .

Per tale motivo oltre a considerarti un amico sincero eri per me diventato anche  una specie di ambasciatore speciale del Sud Italia in missione, un telescopio puntato su una galassia misteriosa, così vicina eppure lontana anni luce dalla nostra.

Ora senza di te anche io mi sento più solo, più stanco e più cieco.

Ti saluto per l’ultima volta, perchè ti sia lieve il viaggio che hai intrapreso e ti conduca dove tutti gli uomini buoni si incontrano quando finisce il tempo che conosciamo.

Ti dedico questi versi trovati sul web sperando siano di tuo gradimento:

Quando saprai che sono morto

Quando saprai che sono morto non pronunciare il mio nome
perché si fermerebbe la morte e il riposo.

Quando saprai che sono morto di sillabe strane.
Pronuncia fiore, ape, lagrima, pane, tempesta.

Non lasciare che le tue labbra trovino le mie dieci lettere.
Ho sonno, ho amato, ho raggiunto il silenzio.

Che Guevara (Ernesto Che Guevara de la Serna)

Ti abbraccio!

 

K
Casale 24/6/2015

 

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