Premio Serao, splendida serata e splendida vincitrice

Leggermente diversa nella presentazione ma sostanzialmente immutata nei suoi contenuti, la serata finale del Premio Giornalistico Matilde Serao, assegnato in questo 2015 a Sarah Varetto, direttrice del canale All News SkyTg24, un premio che ogni anno riesce ad aumentare la propria capacità di forza attrattiva e già alto fascino qualitativo.

In una sala gremita e perfettamente preparata, introdotti nientedimeno che dal Direttore de Il Mattino Alessandro Barbano, quest’anno nelle insolite vesti di moderatore-opinionista e mattatore della serata, vesti che gli calzavano a  pennello, si sono alternati al tavolo dei relatori il sindaco di Carinola Luigi De Risi  per dei veloci saluti istituzionali e da padrone di casa, il quale parlando della prossima candidatura di Carinola a Capitale della Cultura Italiana, dopo l’11° posto, su 24 partecipanti, conseguito quest’anno, ha de facto preannunciato la sua ricandidatura a Sindaco con buona pace dei presenti in sala Rosa Di Maio e Antonio Russo; S. E. il vescovo diocesano Orazio Francesco Piazza, che ha parlato della passione che sempre deve ispirare il lavoro di giornalista, l’assessore alla Cultura di Napoli Nino Daniele, che si è limitato ad una citazione di Matilde Serao, ed il vicepresidente dell’Associazione Serao ing. Enrico Tuozzi in sostituzione dell’assente presidente Silvana Sciaudone, che ha ricordato i suoi primi difficili approcci con lo studio dei libri della Serao.

Dulcis in fundo Adele Marini Ceraldi cui è stato conferita la carica di Presidente Onoraria dell’Associazione Matilde Serao: non c’è che dire un bel riconoscimento alla carriera di chi decenni fa, come precisava Antonio Corribolo, ha recuperato la memoria della ventarolese cui è intestato questo Premio. Gustoso il siparietto con il direttore Barbano che simpaticamente la invitava a non leggere tutto il discorso che si era preparata, a quel punto la signora Marini Ceraldi sottolineava che “ognuno è figlio della propria epoca e che si era diligentemente appuntata quattro parole e preferiva non parlare a braccio”, ma dando in realtà la netta impressione che lei invece dall’alto dei suoi splendidi novant’anni era perfettamente inserita nei tempi moderni anzi li padroneggiava adeguatamente visto che ha dato il meglio di sé in quelle poche battute scambiate proprio a braccio: comunque la signora ha ricordato l’episodio del Nobel negato alla Serao per mere ragioni politiche, si era nel 1926 e la Serao non era perfettamente allineata al regime fascista (per inciso del Premio Nobel per la Letteratura fu insignita la scrittrice sarda Grazia Deledda, meritevole anch’ella di tale riconoscimento e che anzi vide riconosciute le proprie indubbie qualità proprio dalla Serao che ne aveva recensito una delle prime opere).

Dopo gli interventi di Lidia Luberto, giornalista della redazione casertana de Il Mattino e facente parte del comitato organizzatore, che ha illustrato le enormi difficoltà che incontra una donna ad affermarsi in un mondo, quello giornalistico, storicamente presidiato dagli uomini, e di Antonio Corribolo, che in realtà quale vera anima del Premio ha preso la parola più volte nell’arco della serata, si è passati alla consegna del premio, una statuetta opera dell’artista Lello Esposito, a Sarah Varetto che ha incontrato le preferenza degli organizzatori «Per la determinazione e la competenza che hanno ispirato inchieste e approfondimenti capaci di squarciare molte ombre del nostro Paese, denunciando i guasti, gli sprechi e le corruzioni del sistema politico e portando all’attenzione del pubblico “il ventre” malato dell’Italia» come leggiamo nella motivazione letta da Lucia Ruosi.

Pregnanti le poche argomentazioni della Varetto, reduce da un dibattito-intervista con Alessandro Barbano: argomento d’obbligo di quest’ultima parte della serata, prima del ricco buffet consumato al piano inferiore di palazzo Petrucci/Novelli, è stato la Grecia, un po’ per le origini italo-elleniche di Matilde Serao e soprattutto per la stringente attualità. La Varetto si chiedeva retoricamente se non appariva un po’ strano che ben il 96-97 % di quello stesso Piano respinto dalla maggioranza popolo greco con il referendum del 5 luglio, fosse stato nuovamente ripresentato dal Premier greco Alexis Tsipras  all’analisi dell’ “Europa”?

La pertinente e provocatoria domanda del direttore Varetto, corredata con tanto di cifre, ci induce ad una nostra considerazione personale: nella tarda serata di ieri il Parlamento greco ha approvato la proposta di Tsipras con molti voti sfavorevoli, tra cui quelli dell’ala dura del partito tra cui quello dell’ex ministro delle Finanze Varoufakis la cui testa è stata platealmente richiesta dall’ “Europa” sull’altare delle trattative. È un caso? Sia chiaro, il fatto che la Grecia abbia resistito ai diktat europei è un evidente sintomo che le istituzioni continentali debbono cambiare, e questo è un risultato che giustamente la Storia ascriverà agli innegabili meriti di Tsipras, ma siamo certi che quest’ultimo non abbia fatto un bel passo indietro rispetto alla tanto sbandierata linea dura portata avanti dai Greci? Anche sull’indizione del referendum, è sempre bello dare voce al popolo con questo strumento di democrazia diretta a patto di non abusarne: ecco, siamo certi che Tsipras non ne abbia abusato? Era proprio necessario ricorrere a quello stesso popolo che solo pochi mesi prima aveva affidato al partito a Syriza, il partito di Tsipras, il più ampio mandato elettorale? Ed infatti ben il 4% del PIL greco è andato in fumo dalla mancata produzione nazionale greca, è come se quel Paese si fosse fermato, nel periodo pre-Referendum…

Dopo questa digressione, di cui ci perdonerete perché forse poco pertinente in questo frangente, ma di cui ci ha fornito lo spunto l’osservazione della Varetto, torniamo però al premio Serao e alla conclusione della premiazione. Come accennato in precedenza, ci si è trasferiti, al piano inferiore per la degustazione di prodotti locali e per bagnare al meglio questa annuale edizione dell’unico Premio Giornalistico in rosa d’Italia.

Arrivederci al prossimo anno!

* in foto s’intravedono di spalle il sindaco di Francolise Gaetano Tessitore e, sulla sinistra, il vescovo Piazza e l’assessore di Napoli Daniele

 

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One thought on “Premio Serao, splendida serata e splendida vincitrice

  1. anonymus

    Ho molto apprezzato il servizio sul Premio Serao 2015, che mi ha consentito di “vivere” la serata nonostante la mia forzata assenza per seri motivi familiari. Grazie
    Silvana Sciaudone

    Ps. Un particolare, deferente saluto alla signora Adele Marini Ceraldi

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