Parigi: Nero Isis, Rosso Sangue

L’orrore assedia la Francia, con un attacco terroristico a Parigi senza precedenti in Europa: il nuovo, drammatico bilancio è di 128 morti e 200 feriti, circa 80 in gravi condizioni. «È l’inizio della tempesta». Inizia così il testo di rivendicazione con cui lo Stato Islamico si vanta di aver colpito la Francia, «terra delle oscenità». «Vi attacchiamo sul vostro territorio come voi fate con noi» continua il testo, avvertendo i francesi che «non sarete mai sicuri, neanche quando andate al mercato». Dopo Parigi, ora «tocca a Roma, Londra e Washington»: è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, con l’hashtag #Parigi in fiamme. Questi, in estrema sintesi, i fatti.

Parigi

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Fra tutti gli esseri viventi esistenti sulla terra, l’uomo possiede una duplice natura, dal momento che il percorso della sua esistenza si svolge su due piani differenti. Da una parte, come tutte le creature, si trova in condizioni di assoluta dipendenza dalle leggi naturali, alle quali non può sottrarsi; dall’altra, però, egli è l’unica creatura dotata di intelligenza e di libero arbitrio, l’unico essere in grado di comprendere il complesso processo della vita, di ricordare ed utilizzare il passato, di vivere consapevolmente il presente, di progettare il futuro. Su questo piano, diversamente dalle altre forme di vita del pianeta, l’uomo ha ricevuto il dono della libertà di pensiero, opinione ed azione, un dono ambivalente, che può costituire la sua maledizione. Giacché egli ha, sì, il potere di pensare e di giudicare, di scegliere e di rigettare; di approvare e di disapprovare il suo genere di vita; di orientare la sua esistenza in funzione delle ideologie di sua scelta; di tracciare il suo codice di comportamento, oppure accettarne uno dettato da altri. Ma una creatura così perfetta, l’apogeo del creato, ha, paradossalmente, l’arbitrio di mettere il suo smisurato ventaglio di possibilità e scelte al servizio della distruzione di se stesso.

E così accade che uomini armati, vestiti e incappucciati di nero, abbiano statuito il jihad globale come dovere di ogni musulmano, seguendo un’interpretazione radicale e anti-occidentale dell’Islam, promuovendo la violenza religiosa e considerando coloro che non concordano con la loro interpretazione del Corano infedeli e apostati, colpevoli di aver deviato e corrotto lo spirito originario dell’“Islam puro”. Perfidi aguzzini, autori di atrocità immani. Esseri della specie homo che, pur perseguendo l’aspirazione alla felicità come ogni individuo, vanno concretando un nuovo “attentato ontologico all’umanità” – citando la Arendt –, cioè un intervento finalizzato alla progettazione di una distruzione di tutto ciò che è stato, è ed ha intenzione di perpetuare una diversità di scelte e codici che si opponga alle loro. Ebbene, questa nuova stirpe di criminali è al di là della solidarietà derivante dalla consapevolezza della peccabilità umana; i carnefici sono così pericolosi perché gli è indifferente vivere o morire, esser nati o non aver mai visto la luce.

Spari nella notte, panico generalizzato, frazioni di secondi distruttrici dell’ordine, creature terrestri che soffocano la bellezza dell’universo ed espandono il terrore. La porta del male si spalanca d’assalto su Parigi e sovverte tutto ciò che avrebbe dovuto essere preservato dall’uomo e dell’uomo. 

Venerdì 13, una data da secoli maledetta, perturbante e antitetica. 

De tout coeur avec Paris. Calorosamente e fraternamente ci stringiamo alla Francia tutta. 

Adele Migliozzi, casaledicarinola.net  

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