Il processo di Giggino (Anfora): un mito!

Ieri poco prima di mezzogiorno, il nostro compaesano Luigi Giggino Anfora è stato protagonista di una gustosa partecipazione a Forum, il programma televisivo di tipo giuridico giornalmente in onda su Canale 5 e Rete 4, in onda attualmente dallo studio 3 del Centro Titanus Elios di Roma, ed attualmente condotta da Barbara Palombelli. Forum si occupa di casi seri e significativi, selezionati tra le tante lettere e mail inviate alla redazione della trasmissione, ricostruiti e impersonati da attori che sono invitati prima della trasmissione a firmare un atto di compromesso, fatti dalla non indiffernte rilevanza sociale.

Ieri si dibatteva del caso di un presunto padre che a distanza di 42 anni da una relazione occasionale con una signora, tale Rosalba, si rifiutava di riconoscere la figlia Maria Pia che perciò lo aveva portato in Tribunale chiedendo il test del DNA e l’inserimento nell’asse ereditario del presunto padre: argomento serissimo quindi e di estrema attualità. A questo punto occorre dire che non si tratta in ogni caso di sentenze ufficiali (che possono essere emesse solo dalla magistratura giudicante), ma di lodi arbitrali.

Ecco il ruolo dell’amico Giggino: il padre, il signor Luigi di Napoli, impiegato statale ormai in pensione, che si rifiutava di riconoscere il frutto di una sua giovanile avventura extra-coniugale: il signor Luigi, anzi per chi lo conosce Giggino, si è reso protagonista di un’interpretazione da applausi durata più di un’ora che ha raggiunto l’acme nel momento in cui il giudice Francesco Poti emetteva la sentenza mentre un attentissimo e soprattutto PRE-OC-CU-PA-TIS-SI-MO Giggino ascoltava, che per la cronaca gli dava torto sotto ogni aspetto in dibattimento.

Grazie Giggino, anzi signor Luigi, ci hai strappato più di un sorriso per quello che in definitiva è un argomento serio ma, per noi che ti conosciamo da tanti anni, essenzialmente falso.

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