La fontana malata

Mia povera

fontana,

il male

che hai

il cuore

mi preme

(…).

[A. Palazzeschi, La fontana malata]

 

Sembrano non trovare pace “le fontane di Casale”, al centro di critiche provenienti da ogni dove per le divergenze di punti di vista: riguardo al posizionamento dell’abbeveratoio nella sua originaria collocazione, alla famosa bocca di leone, al rubinetto all’intrasatta incastonato nel lavatoio della Cappella…

Un’estenuante gara a punzecchiarsi e rispondersi spesso con sgarbo. 

Al di là di ciò, dal mio personale e piccolo punto di vista, infelice è stata la decisione d’installare un rubinetto sulla parete dell’antico lavatoio della Cappella di Santa Maria. Non per futili ragioni di risultato estetico, ma per la superficialità verso un monumento secolare, segno della gestione discutibile della tutela dei beni di casa nostra. Ricordando tutti che la tutela rientra tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, sono dell’avviso che il nostro luogo più autentico di pace e fede non dovrebbe subire simili arbitrarie manomissioni, mentre ai compaesani che lo amano e sentono proprio è lasciato il semplice prendere atto della cosa. La parete potrebbe usurarsi o sgretolarsi, per l’indebolirsi di una struttura che non è “giovane” e resistente; non sono certo un’esperta in materia, ma penso siano abbastanza intuibili gli ipotetici danni quando si parla di una costruzione così datata.

Prima di decidere di eseguire dei cambiamenti simili, bisognerebbe entrare nell’ottica che non stiamo parlando di una puntina nel nostro muro di casa o del rubinetto del nostro orticello. Urge vestirsi di rispetto nella consapevolezza dell’antichità del luogo e delle costruzioni che vi sorgono. Ai miei occhi figura come una negligente compromissione di un bene storico di centinaia di anni. Esagerazione? Beh, secondo me anche un rubinetto può dire tanto: come quello posto a Pompei nella fontana di Via dell’Abbondanza. Ah, se quella bocca potesse parlare: vomiterebbe fiumi di parole tossiche di rabbia! Ha conosciuto lo splendore della sua città e visto in faccia il Vesuvio fumante, e noi “avanzati” uomini del 2000 l’abbiamo deturpata per ovviare alle temperature della stagione estiva, pragmatici scopi di comodo al confronto della sua bellezza.

rubinetto
La fontana suddetta all’interno degli Scavi di Pompei, in Via dell’Abbondanza.

Insomma, un tentativo malconcepito di amalgamare il vecchio e il nuovo, laddove il vero modo di avvicinarsi all’antico, piuttosto, risiederebbe nella sua scrupolosa protezione, in primis da noi stessi, qualora non fossimo capaci e degni di preservarne la preziosità e fragilità. 

Adele

14 thoughts on “La fontana malata

    1. anonymus

      Stronzata? A me invece sembra un ottimo accostamento e chi non se ne rende conto non solo è di parte, forse è lo stesso che ha messo “quel rubinetto”, ma ha anche gli occhi fissi a vedere solo ciò che conviene e presuntuoso a tal punto da essere cieco.

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  1. Anonymous

    ma non ho capito chi ha messo la fontana al santuario l’ha messa pure a pompei nella bocca del leone ?
    u marò chisti su pazzi……

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    1. Adele Migliozzi Post author

      😀 ovvio che no! è solo un confronto tra due situazioni simili, certo il nostro lavatoio non è archeologicamente paragonabile alla preziosità della fontana di Pompei, ma l’analogia ci sta.

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      1. Anonymous

        Io avrò pure sbagliato a leggere o non essendo intelligente come te non avevo capito però non mi sono permessa di offendere nessuno ho commentato ingenuamente e velocemente mi sembrava grossa come cosa. Sicuramente tu sei scurrile e volgare i tuoi commenti ti definiscono. Come si dice quello che uno ha in bocca lo tiene anche nel cuore.

  2. Anonymous

    Paragonare la fontana del santuario con le fontane di Pompei mi sembra arduo oltre che esagerato. Però il senso di fondo è chiaro.

    Un vero pugno allo stomaco è il “mautone” di p.zza monumento con annesse piante di falso pepe, che oltre a non rispettare x niente l’originale ha struppiatu puri il Santuario…..
    Quando verrà risistemata la fontana la dove è stata asportata quella che ora fa brutta mostra di se a p.zza monumento ?

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  3. Anonymous

    la bruttura tù c’è l hai nel cervello, l’invidia a volte fà vedere le cose in modo diverso dalla realtà, forse in una cosa hai ragione invece delle piante di falso pepe andavano bene delle piante di banane così ti sarebbero servite a riempire il vuoto nella tua testa, per non dire altro
    la tua invidia è la forza di tutti noi.
    fattene una ragione , che di invidia a volte si muore IMBECILLE

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    1. Anonymous

      Ma invidia di che ?????? Guarda che quella sul ponte non è la fontana di Trevi…..tutt’al più sarebbe dovuta essere un abbeveratoio come l’originale e non lo è. …..il falso pepe c’è invidia di che ?????
      Le banane visto che sei pratico ne puoi fare l’uso che ne ritieni opportuno, è una pianta di banano sarebbe stata sicuramente più logica e coerente. Sull’imbecille non ti rispondo.nemmeno ti do solo un consiglio, io rispetto molto Internet e questo sito, in futuro stai più attento alle parole secondo me il tuo commento è offensivo e passibile di denuncia..

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  4. Anonymous

    Chiacchiere chiacchiere chiacchiere.
    Fate qualcosa per gli altri e po parlate.
    Chiacchiere

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  5. Anonymous

    Tra qualche anno avremo tutti filosofi e nessuno capace di aggiustare un rubinetto!
    Adriana (Virna Lisi), in Sapore di mare, 1982

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