Ancora sul Referendum Costituzionale

Un amico mi ha trasferito a mezzo WhatsApp il commento di un giovane grillino sulla mia riflessione  referendum Si/No. Di solito, in perfetta sintonia con la filosofia Voltairiana, non commento i commenti tuttavia faccio un’eccezione perché  trovo che i toni da “professorino” e da grillino maturo ed “indottrinato” non si addicono ad un giovane che credo legittimamente voglia fare un percorso politico ed al quale faccio i miei auguri sinceri per tanta buona strada al di là dell’appartenenza politica.

Quindi caro giovane amico, ancorché  paesano, Renato Luigi De Spirito, mi permetterai di interloquire  con il tu e mi scuserai quindi se non antepongo al tuo nome “signor”. Credo che fare un’analisi  senza possedere puntuale conoscenze delle norme tecnico-giuridiche non significhi “sparlare del nulla” né vieta ad alcuno di poter fare le proprie riflessioni ancorché non dotato di conoscenze tecnico-giuridiche e neanche riesco ad immaginare quante persone possano essere i “chiunque ne capisca un po’ di diritto probabilmente avrà  avuto la pelle d’oca nel leggere tale affermazione” .

Il mio incipit “una modesta e non tecnica-giuridica riflessione…” vorrebbe significare il fatto che non avendo i requisiti giuridici necessari per articolare tecnicamente la riflessione mi affido alle mie superficiali conoscenze e quindi mi assumo con coraggio anche la responsabilità di non essere preciso,  ma non “scorretto” e comunque non in questo caso come vedremo in avanti. Posso però assicurarti che se leggo “capisco” quello che leggo e se non “capisco ” umilmente chiedo lumi a chi ne sa più di me.
Scusami per l’arroganza  e l’immodestia ma sul piano della correttezza credo che non tantissimi possano  darmi lezione.

Posso sostenere idee strampalate e non condivisibili ma non penso di voler volutamente carpire la buona fede di chiunque né in questo intervento né in altri precedenti. Lasciamo le polemiche e veniamo al merito.

È  verissimo quello che affermi “… è  un obbligo effettuare… (io meno tecnicamente userei “sottoporre”) a referendum una legge non passata (io meno tecnicamente avrei usato “approvata”) con la maggioranza dei due terzi in ciascuna delle due Camere (“due” non serve perché è lapalissiano che le Camere del Parlamento sono due) e fin qui nulla questio poi l’art. 138 ricorda che “… le leggi sono sottoposte a referendum  popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione,  ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli Regionali. ..”.

Orbene caro Renato Luigi certamente tu sarai a conoscenza che il Partito Democratico, per un eccesso di democrazia non dovuto, ha provveduto alla raccolta delle firme necessarie, tra la quasi totalità dei suoi parlamentari ed anche quella mia, affinché venisse sottoposta al volere dei cittadini la riforma “de quo”.
Pertanto se il PD, come tu ben sai, non avesse promosso la raccolta delle firme non vi era alcuna domanda né di un quinto dei membri di una Camera né quella dei cinque Consigli  Regionali, quindi la riforma sarebbe già  legge anche se solamente approvata senza la maggioranza dei due terzi.

Scusami caro Renato Luigi ho voluto far emergere il tuo linguaggio poco attraente nella forma e che poco si confà ad un conoscitore ancorché studente di diritto, così mi pare, sai io con i miei sicuri e non celati limiti didattici posso anche permettermi strafalcioni ma credo che un professore, di quelli veri, non  accetterebbe “pressapochismo” nell’uso dei termini giuridici da un discente.

Con simpatia ti saluto.

Lorenzo Razzino
BastaunSÌ per il futuro
Comitato di Carinola

15 thoughts on “Ancora sul Referendum Costituzionale

  1. anonymus

    Gentile signor Razzino,
    secondo me sbaglia sia lei sia De Spirito quando entrambi parlate di “obbligo”… no secondo me l’articolo 138 non prevede nessun “obbligo”. Dal comma 2 dell’articolo si legge:

    “Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”

    … ebbene secondo me quel “quando” essendo sinonimo di “allorquando”, “laddove” o, ancora più esplicitamente, di “se”, apre le porte a una possibilità, un’eventualità, quindi non c’è nessun obbligo costituzionale per qualcosa che alla fin fine è giusto venga sottoposta al giudizio popolare.

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  2. Anonymous

    “Articolo 138
    Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].

    Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5 ], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

    Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.”

    Ancora..

    “La proposta di riforma è stata approvata con una maggioranza inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna camera: di conseguenza, come prescritto dall’articolo 138 della Costituzione, il provvedimento non è stato promulgato direttamente, essendo prevista la facoltà di richiedere un referendum per sottoporlo al giudizio degli elettori.”

    Dunque,mi sembra abbastanza chiaro Sig. Razzino che si è semplicemente attuato un articolo della Costituzione,non dobbiamo ringraziare il PD ,dal momento in cui è un nostro diritto scritto sulla Carta,e per fortuna!

    VIVA LA COSTITUZIONE!
    IO VOTO NO.

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    1. Anonymous

      Senza dubbio è così .Però bisogna sapere, come molti sanno e fanno finta di non sapere, che la raccolta delle cinquecentomila firme necessarie l’ha promossa il PD è non altri.

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  3. Anonymous

    CHI VOTA NO:
    – I CONSERVATORI DELLA PRIMA E DELLA SECONDA REPUBBLICA (D’alema, Pomicino, De Mita, Salvini, Bossi, Berlusconi ecc. ecc.) perchè devono scardinare Renzi e la possibilità per le nuove generazioni di autodeterminarsi e cominciare a fare le scelte per il l’Italia che verrà.
    – I CONSERVATORI DELLA TERZA REPUBBLICA (i grillini del M5S) perchè cavalcano l’antipolitica, l’idea farlocca che la politica non serve, approfittando della stanchezza di quanti per molti anni hanno visto mai nulla cambiare. Intrappolati in campagne demagogiche e vuote i grillini voteranno NO A TUTTO per sbattere poi alla prima occasione di governo il muso contro i frigoriferi che bisogna raccogliere e smaltire. Ma è ovvio che trattasi di complotto.
    – I POLITICI PROFESSIONISTI che vedono ridursi il numero di poltrone disponibili con l’abolizione delle province e del Senato
    – I CONSIGLIERI REGIONALI che vedono ridursi le stellari indennità a cui sono abituati

    Se non sei un politico professionista e voti NO i casi sono due: o nn hai letto il quesito referendario oppure sei un AUTOLESIONISTA (vittima della campagna di disinformazione in atto volta unicamenta a generare ad arte paure ed ansie inventando tante più o meno fantasiose costruzioni).

    Non perdiamo questa occasione, liberiamoci di tanti inutili personaggi e personaggetti che costano solo alla comunità senza riuscire a produrre la politica che serve nell’AD 2016. andiamo avanti VOTIAMO SI’

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    1. Anonymous

      Mah!!!!

      demagogia di partito.
      Perché i vari Verdini, Casini, Alfano, che progressisti sono?
      Quelli del partito della nazione ?
      Speranza, Cuperlo, D’Alema, Bersani che conservatori sono ??
      Quelli della minoranza pd ?

      Ilproblema è che non potete condannare il paese a subire le scelte e le discussioni del congresso permanente del pd.

      Intanto vinca il si o vinca il no il paese è spaccato sulla riforma della costituzione che dovrebbe invece unire e accogliere le diverse istanze politiche. bravi veramente bravi.

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  4. Anonymous

    Se i NO sono conservatori,autolesionisti e complottisti e via dicendo i Si che dicono “qualcosa pur si deve fare” e non importa come, e a scapito di chi purché si faccia, perché questo è quello che dite quindi voi peccate oltre che di superficialità,perché vi accontantate del quesito senza andare nel dettaglio, anche di egoismo e arroganza.
    Chi,oggi difende il PD e appoggia Renzi sta difendendo ciò che ha tanto combattuto e detestato ideologiacamente, e non fa che prendersi in giro,abbiate almeno la decenza di essere coerenti e di vedere le cose per quello che sono.
    E comunque c’è un’altra categoria di NO,quella informata che pensa al futuro e alle conseguenze della riforma,quella categoria di persone che ama il proprio Paese e pensa ai figli che verranno e ai diritti che perderanno a causa nostra,e no non è giusto privarci e privarli della libertà di scegliere.
    .IO VOTO NO.

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    1. Anonymous

      Da più di trent’anni non sento parlare d’altro della necessità di riformare la Costituzione. Sfido chiunque a dire il contrario. Bastaa prendere i discorsi di fine anno degli ultimi quattro o cinque presidenti della Repubblica. Considero tutti i tentaivi fallimentari messi in campo un percorso di avvicinamento alla stesura attuale. Le problematiche dopo 40 anni saranno state ampiamente dibattute o no? Lasintesi attuale è frutto di una mediazione con una maggioranza ben più ampiadi quellacheoccorreva(almeno nelle prime votazioni è stato così).
      Ora il popolo serenamente deciderà. Quanti anni occorrono per fare una riforma decente, se quella passata è indecente, con l’attuale sistema parlamentare? Troppi secondo me. Oggi i tempi velocizzati in tutte le attività per effetto delle nuove tecnologie. Non possiamo restare con un sistema così lento e farragginoso. Un sistema da cambiare. Chi governa ha il dovere di farlo a costo anche di sembrare arrogante Ma può essere considerato arrogante chi semplicemente decide dopo troppa indecisione? Di indecisioni oggi si muore.
      VOTIAMO SI e liberiamoci di un sistema inefficace ed inefficiente.
      Le motivazioni portate dai signori del NO a mio avviso ci dovrebbero rafforzare in tale decisione.
      VOLTIAMO PAGINA
      Questa volta BASTA UN SI per far cadere antichi archibugi che ralentano inutilmente il nostro paese.

      Reply
  5. Anonymous

    Non vuoi scegliere e votare più. .
    .vota si.
    Restringere gli ambiti di partecipazione democratica e non far votare non sono progressi ci portano indietro…all’Italia dell’oligarchia e dei censi , è questa la realtà.

    Mistificare la realtà x raggiungere i propri obiettivi. …mah sostituire il bicameralismo perfetto che funziona e funziona con il Bicameralismo confuso è portarci al governo del capo…..NO NO GRAZIE
    Modificare la Costituzione perché anche questo governo è incapace a governare…..BASTA PROMESSE BASTA BASTA BASTA……i regalini a debito non serviranno la vostra demagogia non servirà. …. NO NO NO NO

    Reply
  6. Anonymous

    NO GRAZIE
    Non vuoi scegliere e votare più. .
    .vota si.
    Restringere gli ambiti di partecipazione democratica e non far votare non sono progressi ci portano indietro…all’Italia dell’oligarchia e dei censi , è questa la realtà.

    Mistificare la realtà x raggiungere i propri obiettivi. …mah sostituire il bicameralismo perfetto che funziona e funziona con il Bicameralismo confuso è portarci al governo del capo…..NO NO GRAZIE
    Modificare la Costituzione perché anche questo governo è incapace a governare…..BASTA PROMESSE BASTA BASTA BASTA……i regalini a debito non serviranno la vostra demagogia non servirà. …. NO NO NO NO

    Reply
  7. Anonymous

    Voterò NO perché se questa riforma della Costituzione e’ anche solo somigliante nel merito a quella della “buona scuola” allora siamo rovinati del tutto. NO !

    Reply
    1. Anonymous

      Dubito che conosci la riforma sulla scuola. Dubito che tu ti sia attivato per migliorarla. Sei uno di quelli che si rifiuta di discutere nel merito e vota a sensazione. Spero che la maggioranza degli italiani non la pensi come te. Ora parliamo della Costituzione e la sceta che faremo condizionerà nel bene e nel male la vita del nostro paese.

      PS: lo SPREAD comincia a salire

      Reply
      1. Anonymous

        Come con Berlusconi, la minaccia dello Spread, come con la Grecia la minaccia dello s pread.

        Ma questa è a vostra democrazia?

        Giocare con lo spread x condizionare i popoli. Grazie

        NO

  8. Anonymous

    Solo minacce e profezie di catastrofi, secondo me più dello spread sta salendo la pressione arteriosa in vista della certa figuraccia elettorale. VOTO e farò votare NO.

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  9. Anonymous

    Ah ah ah lo spread ??

    Vi salirà sul serio lo spread dopo il 4 dicembre…..

    sarete sommersi da una valanga di NO NO NO NO NO NO NO

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