Appalti e corruzione nell’Alto Casertano: arrestato anche l’ex consigliere regionale UdC di Sparanise Angelo Consoli

Trenta persone in carcere, 36 ai domiciliari, un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e due interdizioni dai pubblici uffici per un anno. Sono queste le ordinanze notificate questa mattina dalla Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti assegnati a ditte in odore di camorra perché considerate vicino al clan dei Casalesi, fazione Zagaria.

Per rimanere nella nostra zona oltre ad Angelo Consoli ex consigliere regionale UdC di Sparanise, arrestati anche due tecnici comunali nell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli che, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, dalle prime ore della mattinata, sta eseguendo diverse decine di ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di amministratori locali, funzionari pubblici, imprenditori, professori universitari, commercialisti, ingegneri e faccendieri vari, accusati di corruzione ed altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane. Coinvolto anche l’ex assessore Pasquale Sommese.

In particolare, al centro dell’indagine, è finito il “vasto giro di corruzione” che sarebbe stato organizzato da Guglielmo La Regina, il professionista al centro lo scorso anno nello scandalo sulla ricostruzione di Palazzo Teti Maffuccini, lo storico palazzo nel centro di Santa Maria Capua Vetere (scandalo che coinvolse anche l’esponente Pd Stefano Graziano poi completamente prosciolto), ritenuto dagli investigatori l’”architetto” del sistema di potere.

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