I preparativi per la giornata del 7 agosto sono ormai entrati nella fase decisiva. A un mese esatto dalla solenne erezione della nostra Cappella di S. Maria in Santuario Diocesano di Maria Ss. delle Grazie Aiuto e Sostegno della Famiglia, che sarà ufficialmente sancita dal Decreto Vescovile in preparazione nella Curia Diocesana, molteplici sono i fronti su cui la macchina organizzativa è impegnata.
Si stanno ultimando i lavori di ristrutturazione presso la Cappella ad opera di un’impresa edilizia, lavori finanziati e commissionati dal popolo casalese, si sta preparando anche la celebrazione di domenica 30 luglio che prevederà l’intitolazione della piazza adesso denominata “Parcheggio” o “Mercato” come Piazza don Giuseppe G. Struffi, parroco di Casale dal 1942 al 1996, e il definitivo ritorno a casa della Sacra Icona di Maria Ss. delle Grazie, una pietra di tufo del non trascurabile peso di 4,5 quintali.
A breve verrà sistemata la strada intorno alla stele a circa 200 metri dal Santuario vero e proprio, e i lavori si estenderanno fino alla strettoia che porta al vicino largo Luigi Razza: i lavori di risistemazione di asfalto e marciapiedi, per un importo di circa 15.000 €, la cifra è indicata sul progetto esecutivo pubblicato all’Albo Pretorio, sono stati affidati alla Dean Gruppo srl di Carinola dopo un sorteggio tra le ditte fiduciarie del Comune, estrazione avvenuta due giorni fa. Prendendo spunto da alcune considerazioni di don Dino Cecconi, ex-missionario, studioso delle apparizioni mariane e regista RAI, a Casale di Carinola in occasione della trasmissione della Santa Messa dalla chiesa SS. Giovanni e Paolo del febbraio 2016, che precisava che «L’atteggiamento di Maria è di farle coraggio, facendole quasi l’invito a sopportare quel comportamento disumano della matrigna, e incoraggiandola nel lavoro di lavandaia insegnando come fare per ben riuscire in un’attività che richiede forza ben superiore a quella che comunemente ha una ragazzina di dodici anni. Nella fenomenologia delle apparizioni mariane nel mondo, è rara se non unica la “camminata” (la Vergine accompagna
la fanciulla casalese fino alla Stele votiva, ndr). A Casale di Carinola le apparizioni della Vergine Maria, che hanno coinvolto, Antonietta Fava, un’adolescente di dodici anni, assume una connotazione alquanto singolare». A conferma di questa particolarità, unicità e, soprattutto, dinamicità di quest’apparizione sta il fatto che possiamo affermare con relativa certezza che il Santuario non si esaurisce nell’opera muraria della chiesa, delle catacombe, della fontana ecc., ma possiamo parlare di un’area-Santuario, estesa per oltre duecento metri lineari e interessata dall’apparizione “passeggiante” della Vergine delle Grazie: quest’area è delimitata dalla Stele o Edicola Votiva che stabilisce il temine del perimetro entro cui tale evento miracoloso avvenne.
È poi del maestro Salvatore Barino, 42enne siciliano di Pietraperzia in provincia di Enna, la realizzazione grafica dell’immaginetta del Santuario Mariano Casalese. Ascoltiamolo mentre descrive la sua realizzazione: «Quando Don Luciano Marotta mi ha contattato per realizzare il disegno per l’immaginetta della “Madonna della grazie” ho accettato immediatamente anche perché nutro una profonda devozione verso la Santa Vergine che è anche uno dei miei soggetti preferiti. Dopo essermi documentato sulla bellissima immagine dipinta su pietra, ho iniziato a disegnarla e su richiesta di Don Luciano l’ho rappresentata con un legame tra “presente e futuro”: la piccola contadinella che vide la Santa Vergine che la ammira estasiata (il passato e l’inizio della devozione) e una famiglia, dal lato opposto, che raccolta in preghiera sosta ai piedi della Madre e del Bambino (il presente e il futuro della chiesa passa anche attraverso l’educazione alla fede inculcata, vissuta e testimoniata dalla famiglia)».
Preghiera composta dal Vescovo della diocesi di Sessa Aurunca Orazio Francesco Piazza che sarà stampata sul retro:
Bagna il cuore nella fonte della grazia, lo Spirito di Dio,
e Torci la vita per conformarla al Suo amore;
Bagna la mente nella sapienza incarnata, Cristo Signore,
e Torci le incertezze, le ansie, alla luce della Verità;
Bagna la volontà nell’umile Sì di Maria,
e Torci la disponibilità nell’accogliere il progetto di Dio;
Bagna la fede, confidando in Dio Trino-unico,
e Torci i dubbi sulla Sua costante, provvidente presenza;
Bagna la carità nell’Amore crocifisso, Gesù Signore,
e Torci l’egoismo che nega Dio e il Prossimo;
Bagna la speranza, nella semplicità di Maria,
e Torci le preoccupazioni in un vero affidamento;
Bagna la fatica del vivere nella fedeltà di Maria,
e Torci pensieri, parole, decisioni, per obbedire all’Amore;
Bagna il cuore nella gioiosa consolazione di Maria,
e Torci tutto te stesso nell’amorevole pazienza della misericordia;
Madre nostra, Maria delle Grazie,
Amore che risponde all’Amore,
ricorriamo fiduciosi a Te,
aiuto e sostegno della nostra Famiglia.
Con il Tuo conforto materno
rendi l’Amore, che compone
le differenze,
dono condiviso, chinato con umiltà,
in parole e gesti di piccole carità.
Confidiamo in Te, dolce Madre Maria,
certi di ottenere dal Figlio tuo, Gesù,
le grazie per vivere nel Suo Amore,
unica, vera speranza della nostra Famiglia.
Amen
+ Orazio Francesco Piazza
Vescovo diocesi Sessa Aurunca
È confermata intanto la presenza del cardinale Beniamino Stella alla celebrazione del 7 agosto.
Ci piace concludere mostrandovi un’altra testimonianza fotografica del giorno da cui tutto ebbe inizio (… per volontà degli uomini!), ovviamente stiamo parlando del 7 agosto 1960. Questa è una foto gentilmente messa a disposizione dal signor Michele Canale, che spesso rispolvera per noi il suo archivio fotografico
A quella cerimonia sappiamo che presero parte Sua Eminenza cardinale Santiago Luis Copello, segretario della Dataria Apostolica, e quattro eccellentissimi Vescovi, mons. Gaetano De Cicco, vescovo di Sessa Aurunca, mons. Salvatore Baccarini, arcivescovo di Capua, mons. Lorenzo Gargiulo, vescovo ausiliare di Gaeta, e mons. Matteo Guido Sperandeo, vescovo di Teano – Calvi, parte dei quali perfettamente visibili insieme al Reverendo don Giuseppe Struffi, anch’egli visibile anche se seminascosto, e il Padre Passionista don Leonardo Fiore, anch’egli seminascosto dalle candele in primo piano.
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