Carinola, altri furti: cresce l’insicurezza e la rabbia sociale

La situazione nel nostro territorio sta diventando insopportabile, continua lo stillicidio di furti o tentativi di effrazione in private abitazioni: gli episodi di ieri sera a Nocelleto in via IV Novembre, mostrano sempre di più che ormai la misura è colma e la pazienza di chi si sente quotidianamente minacciato nel privato delle proprie mura domestiche ha ormai raggiunto il limite della sopportazione.

Con palese e scoraggiante evidenza le misure pro-sicurezza che l’Amministrazione del comune di Carinola sta “immaginando” di mettere in campo con la collaborazione dei Carabinieri, misure che in parte sono già state dispiegate, stanno dimostrando la loro disarmante inefficacia tanto che molti cittadini stanno valutando l’idea di organizzare RONDE PRIVATE che possano fungere da deterrente contro la proliferazione di questo banditismo selvaggio, ma soprattutto porre un freno all’arroganza e alla sicumera di chi, non vedendosi controllato o limitato in modo alcuno, crede di poter continuare ad agire indisturbato e sentirsi padrone in casa altrui.

Prima di giungere a tali estreme risoluzioni, non dimentichiamo che le ronde potrebbero anche creare problemi a chi le organizzasse senza criterio e pensando a una sommaria giustizia fai-da-te e quindi non farebbero altro che aggiungere ulteriori problemi a quelli già esistenti, si potrebbe seriamente pensare all’attivazione, o meglio alla riattivazione, del sistema di video-sorveglianza con telecamere per cui il Comune (quindi noi!) già investì denaro pubblico (quindi nostri!) anni addietro, salvo poi abbandonarlo, non si è mai concretamente capito il perché, tanto che oggi quel sistema sta facendo la fine della stessa Sacom che lo installò, società che si avvia ad una morte controllata ed è infatti ormai assistita dalla Curatela Fallimentare.

Siccome, ahinoi, già conosciamo la risposta del Comune che si trincererà dietro il solito refrain NON CI SONO SOLDI!, invitiamo sin da ora le Opposizioni ad uno stringente controllo di ogni singola voce di spesa di questa Maggioranza, a fare le pulci ad ogni singolo atto o procedura (vedi l’annosa storia del PUC che pur costando un bel po’ di quattrini al Comune – quindi a noi! – si è risolto in una barzelletta raccontata male), insomma ogni movimento che preveda un esborso finanziario, controllo che poi altro non sarebbe che il democratico esercizio di quella funzione cui il popolo l’ha chiamata, nel timore che si utilizzi il pubblico erario per fini che raramente interessano ogni privato cittadino.

In caso contrario perché non pensare di affidarsi a una progettazione (locale!) che sfrutti finanziamenti pubblici, organizzando una sorta di RONDA VIRTUALE INFORMATIZZATA CON L’OCCHIO DELLE TELECAMERE PUNTATO SUI PUNTI SENSIBILI DI OGNI PAESE? Anche questa sarebbe una forma di investimento, come e forse meglio di Bandiera Blu del Litorale Domitio, grandioso e nobilissimo progetto di bonifica, intorno al quale però si discute da anni e su cui chissà quante campagne elettorali si sono già fatte e chissà quante altre se ne faranno?

Per farlo, però, bisogna capire una volta per tutte che la sicurezza non è né di Destra né di Sinistra!

 

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