Scarti di petrolio scaricati nel Garigliano

Il Petcoke è un residuo altamente inquinante derivante dall’attività di trasformazione del petrolio prodotto durante la sua distillazione ed è utilizzato come combustibile industriale: ebbene i militari della Guardia di Finanza di Sessa Aurunca hanno sequestrato un’area di circa 20.000 metri quadrati ove ne risultavano illecitamente stoccate circa 38.000 tonnellate.

Senza alcun filtraggio delle acque usate per la pulitura dei piazzali, o trattamento di depurazione dalle sostanze inquinanti questi liquami venivano convogliati dal sito, gestito da anni da una società privata con sede legale a Roma, direttamente in un canale del Consorzio Aurunco di Bonifica (conosciuto come “Papero bis”) per poi sfociare nel vicino fiume Garigliano.

L’operazione del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Sessa Aurunca, si inserisce nella più vasta “30 Days Sea – Phase II”, attivata nello scorso ottobre in ambito internazionale dall’Interpol ed è finalizzata a contrastare le forme di inquinamento del mare causate da illeciti sversamenti nei corsi d’acqua dell’entroterra.

Dopo i rilievi dei tecnici dell’ARPAC, il sito è stato sottoposto a sequestro, provvedimento che è stato convalidato dal competente GIP del Tribunale di Santa Maria C. V. che ha disposto la rimozione del materiale ivi stoccato. Queste operazioni di svuotamento sono tuttora in corso.

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