Tutte promosse le “spiagge” campane

Secondo quanto reso noto dal portale dell’ARPAC, l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale della regione Campania, gli annuali controlli sulla balneabilità delle acque del litorale campano hanno dato esiti positivi.

Effettuate con un leggero ritardo rispetto al solito a causa dell’emergenza Covid-19 in ottemperanza delle disposizioni governative e della regione Campania, le analisi sulle 328 spiagge prese in considerazione hanno dato risultati sostanzialmente positivi, eccezion fatta per l’area casertana di Pineta Grande che ha fatto registrare un leggero aumento dei parametri, probabilmente a causa della vicinanza con la foce dei Regi Lagni. In ogni caso anche questa leggera anomalia è poi rientrata facendo sì che l’area venisse dichiarata balneabile al pari delle altre.

«La situazione della balneabilità in Campania», spiega la referente Arpac per le acque di balneazione, Emma Lionetti, «rispecchia al momento, con poche variazioni, quanto indicato dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 680 del 30 dicembre 2019, in cui sono elencate le aree di qualità “scarsa” e dunque da interdire alla balneazione ai sensi della normativa vigente. In questo provvedimento, la costa contraddistinta da acque di qualità scarsa rappresenta circa il 3% del totale della costa monitorata dall’Agenzia».

«I controlli pre-stagionali», osserva il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, «hanno sostanzialmente confermato il quadro, ampiamente positivo, già noto. La elevata qualità delle acque di balneazione campane è ulteriormente attestata dalle recenti riabilitazioni di alcuni tratti precedentemente classificati come “scarsi”, tuttavia resta la necessità di seguire con attenzione alcune situazioni locali di inquinamento, anche di brevissima durata, in aree di consueto balneabili».

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