La Campania è nuovamente in zona rossa

Quando usciremo da questa spirale maledetta in cui siamo precipitati un anno fa? Se siamo in zona rossa significa che la situazione è davvero grave. Si parla di strutture sanitarie al collasso e di un alto indice di contagio in Campania. In più la campagna di vaccinazioni sembra segnare il passo, mortificata nel suo andamento da riparametrazioni unilaterali da parte dei colossi farmaceutici.

A riguardo i paesi UE non stanno facendo una bella figura. Ma è l’umanità intera che alla prova del COVID non fa una bella performance.

Ricapitoliamo.

Le industrie farmaceutiche prima si fanno finanziare lautamente studi e ricerche per realizzare i vaccini per il COVID dai cittadini poi, una volta realizzato il prodotto (il vaccino), scattano tanti problemi, di brevetti, di proprietà, che davvero sono incomprensibili. In periodo di guerra, quando i morti si contano a migliaia, le aziende “strategiche” vanno trasformate in “aziende pubbliche” e messe al servizio dello sforzo bellico.

Mi domando perché ciò non accada in presenza della pandemia. Probabilmente ciò non succede per lo strapotere delle multinazionali del farmaco sostenuto da un sistema economico dominato da logiche liberiste.

Il liberismo funziona così: ciò che fa profitto è privato, ciò che non è conveniente produrre è un problema dello Stato. Ma da questa logica bisogna uscire.

È intollerabile che i vaccini siano coperti da brevetti.

È intollerabile che l’umanità sia marginale rispetto a ricavi e profitti di privati.

Bisogna che tutto il sistema di ricerca e produzione sia aperto e condiviso.

Ciò è possibile e necessario. Ricerca e sviluppo vanno ancorate a sistemi aperti “pubblici” in modo da attivare tutti i possibili hub di produzione e distribuzione presenti in tutto il mondo.

I cittadini devono essere CONSAPEVOLI DI QUESTA SITUAZIONE che è soprattutto un grande problema POLITICO.

K

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