Mons. Orazio Francesco Piazza non è più Vescovo di Sessa

«Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Viterbo (Italia) presentata da S.E. Mons. Lino Fumagalli. Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Viterbo (Italia) S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, trasferendolo dalla Diocesi di Sessa Aurunca». È questo il testo dello scarno comunicato, denominato “Bollettino – Rinunce e Nomine”, della Santa Sede diffuso ieri 7 ottobre 2022.

S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza è nato il 4 ottobre 1953 a Solopaca, nella Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-S. Agata de’ Goti (BN). Ha frequentato il Pontificio Seminario regionale Pio XI e la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione S. Luigi di Napoli, studiando Filosofia e Teologia. Ha poi conseguito presso la medesima Facoltà la Licenza e il Dottorato in Teologia Dogmatica.

È stato ordinato presbitero il 25 giugno 1978 per la Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-S. Agata de’ Goti.

Ha svolto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale di Telese Terme (1978-1981); Rettore della Chiesa del SS. Corpo di Cristo a Solopaca (1981-1992) e del Santuario Maria SS. del Roseto a Solopaca (1988-1992); Assistente unitario diocesano di Azione Cattolica (1989-2013); Vicario Episcopale per il settore Evangelizzazione e Testimonianza (2002-2013); Assistente unitario regionale di Azione Cattolica (1998-2013); Membro del Collegio dei Consultori e del Consiglio Presbiterale, Canonico Teologo della Cattedrale, Cappellano magistrale del Militare Ordine di Malta e Cavaliere con funzione di Priore dell’Ordine del Santo Sepolcro; Docente di Etica Sociale presso la Facoltà di Economia dell’Università del Sannio di Benevento (1997-2013); Fondatore e Direttore nel 2004 del Centro Studi Sociali Bachelet; Professore Ordinario di Ecclesiologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sezione San Luigi – Napoli.

È vescovo della diocesi di Sessa Aurunca dal 25 giugno 2013 (ordinazione episcopale ricevuta il 21 settembre 2013 a Telese Terme e successivo ingresso in Diocesi del 4 ottobre del 2013). Dall’aprile 2018 è membro del Dicastero delle Cause dei Santi. In seno alla Conferenza Episcopale Italiana, è Membro della Commissione per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi. Dall’aprile del 2019, fino al febbraio del 2021 quando è stato nominato il nuovo Vescovo, è stato chiamato anche ad adempiere tutte le funzioni e mansioni che competono ai Vescovi diocesani per il governo della diocesi di Alife-Caiazzo di cui, secondo le norme del diritto canonico, diviene Amministratore Apostolico.

In noi casalesi indelebile rimane il ricordo dell’erezione della Cappella di Santa Maria delle Grazie a Santuario dedicato alle famiglie (“Aiuto e sostegno della Famiglia”), voluto dai casalesi e da lui favorito. Nello stesso 2017 ha condotto all’istituzione a a Cellole a sostegno dei sofferenti.

«Un percorso intenso quello iniziato dal 2013 colmo di impegno e dedizione, di paterna guida, dove S. Ecc.za Mons. Orazio Francesco Piazza non ha fatto mancare mai il suo sostegno alle problematiche sociali nei cinque comuni afferenti: Sessa Aurunca, Mondragone, Carinola, Falciano del Massico, Cellole nonostante gli incarichi nella Congregazione delle Cause dei Santi e come segretario della Commissione episcopale per la dottrina della fede, annuncio e catechesi della Conferenza Episcopale Italiana», si legge ancora nella nota della Diocesi. Ovviamente per adesso S.E. Orazio Francesco Piazza continuerà ad adempiere le funzioni di Amministratore Apostolico della diocesi di Sessa Aurunca fino alla nomina di un nuovo Vescovo.

* In foto il vescovo Orazio Francesco Piazza

One thought on “Mons. Orazio Francesco Piazza non è più Vescovo di Sessa

  1. Anonymous

    Lasciamo a Dio il giudizio finale sulle opere degli uomini, anche e soprattutto degli uomini della Chiesa.
    Posso solo dire che, personalmente, non mi mancherà S.E. Mons. Piazza, non avendo avuto modo di apprezzare la sua capacità di essere padre e fratello per la nostra Comunità.
    Auguri per la sua nuova nomina di una fulgida “carriera ecclesiastica”.

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