Nonostante la schiacciante vittoria Anacleto Colombiano ancora non può essere proclamato nuovo presidente della Provincia di Caserta per alcune discrepanze tra aventi diritto al voto e schede effettivamente scrutinate. Il sindaco di San Marcellino si è imposto in tutte le fasce sui due sfidanti Antonio Mirra e Angelo Di Costanzo.
A votare fino alle 20 di ieri giovedì 27 giugno, sindaci e consiglieri comunali in carica nei comuni attualmente in carica dei 100 Comuni della provincia di Caserta e rappresentanti di Comuni commissariati, attualmente 4, nella sede della provincia di viale Lamberti (area ex Saint Gobain): ricordiamo che in elezioni di secondo livello, come lo sono queste per il presidente della provincia, votano soltanto gli amministratori e non i cittadini.
Il voto è ponderato, vale a dire che in base al Comune di appartenenza il voto del singolo consigliere ha un peso diverso: più è popoloso il Comune più è alto il valore del voto. Complessivamente sono 1.350 gli Amministratori con diritto di voto:
– per la Fascia A (fino a 3.000 abitanti) sono 435 e ogni singolo voto vale 21;
– per la Fascia B (da 3.001 a 5.000 abitanti) sono 115 e ogni voto vale 47;
– per la Fascia C (da 5.001 a 10.000, per esempio Carinola vi appartiene) sono 313 e ogni voto vale 84;
– per la Fascia D (da 10.001 a 30.000) sono 387 e ogni voto vale 90;
– per la Fascia E (da 30.001 a 100.000) sono 100 e ogni voto vale 241.
Tre erano i candidati per la presidenza: Anacleto Colombiano, il sindaco di San Marcellino, è stato sostenuto anche dalla componente civica che fa capo al consigliere regionale Giovanni Zannini, nonché parti di centrodestra, in particolare di Forza Italia e Fratelli d’Italia,
Antonio Mirra, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, è stato sponsorizzato dal presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero e si è avvalso del supporto delle forze di centrosinistra a cominciare da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, e Angelo Di Costanzo, già presidente della provincia negli anni scorsi e primo cittadino di Alvignano che, ha potuto contare sul supporto di Noi Moderati e di porzioni di Forza Italia e Fratelli d’Italia ma anche della Lega.
Nei giorni scorsi il presidente facente funzione Marcello De Rosa, che dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni Regionali, ha tratteggiato un bilancio dei suoi sette mesi alla guida dell’Ente dopo le dimissioni di Giorgio Magliocca, in cui ha evidenziato il lavoro fatto, soprattutto in materia di opere per le infrastrutture.
Tornando alla vexata quaestio di cui si parlava all’inizio, non è ben chiaro cosa possa essere successo, probabilmente si tratta solo di un errore nella consegna delle schede ai votanti. Un errore, però, che non fa tornare i conti con la vittoria di Anacleto Colombiano che di fatto è “congelata”, e questo punto una delle ipotesi più probabile è che si provveda a far rivotare gli amministratori delle fasce B e C. Nelle due fasce figurano 33 Comuni: 9 nella fascia B e 24 nella fascia C.