Ancora… su noi ed i migranti!

È questa l’ultima volta che interverrò sul dibattito che si sta sviluppando a Carinola e sopratutto nella mia Nocelleto sui rifugiati. Dopodiché mi tacerò! Non posso fare a meno di essere un po’ lungo, per questo chiedo venia e pazienza, ma la delicatezza e l’importanza del tema lo impone.

Inizio con due note polemiche.

La prima nota dolente è seguendo il dibattito che tiene banco sopratutto nella mia Nocelleto è  obbligatorio segnalare quanta ignoranza, quante contraddizioni e quante ipocrisie provengono  sopratutto  da persone che si professano cattoliche e praticanti.

Innanzitutto bisogna distinguere il profugo dall’emigrante.

Il profugo è colui che lascia il proprio Paese a causa di guerre, persecuzioni, violazione dei diritti umani;

il migrante è colui che lascia volontariamente il proprio Paese per cercare lavoro e migliori condizioni economiche, quindi, il cosiddetto migrante economico e tanto per rinfrescarci la memoria come sono stati i nostri nonni  fine ottocento sino agli anni ’60.

Pertanto il tema di Carinola, a quanto sembra, riguarda sopratutto quello dei profughi.

Tuttavia una breve digressione per dire che quasi tutti pensano che gli immigrati siano un peso per il nostro Paese ma questo viene clamorosamente smentito dai fatti, infatti vari studi hanno accertato che il contributo al Pil dato dai lavoratori stranieri è pari circa del 9% del nazionale e quasi tutto prodotto da lavoro nei servizi, tanto per capirci, significa in quei lavori che gli italiani cosiddetti “in difficoltà” non vogliono prestare la loro opera lavorativa.

Alle molte persone che si professano cattolici/cristiani e che le sparano grosse sugli interventi pro-accoglienza e che si sono lasciati andare a giudizi tipo: “Ho paura per i miei figli” – “ballavano mezzi nudi” – “dobbiamo pensare prima ai nostri  poveri ” – ” Puzzano e non si lavano” – “ci tolgono  il lavoro” – “danno scandalo” – “rubano” ecc. ecco a costoro inviterei a riflettere su di una illuminante pagina del Vangelo «… si guarda la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non si vede la trave nel proprio…».

Poi a qualche “cattolico-praticante” ma sui generis che taccia di buonismo chi cerca di mediare una situazione critica e non di facile soluzione, mi sentirei di dire loro che non hanno la minima idea di quante persone agiscono nel silenzio e fanno carità al prossimo anche a quello più vicino ma sopratutto  al fratello più  lontano e che nulla potrà mai restituirti.

Altro che andare tutte le domeniche in chiesa a battersi il petto…

Cari amici cosiddetti “cattolici cristiani” invece di agire come dei sepolcri imbiancati raccogliete e mettete in pratica le parole che ancora oggi papa Francesco (veramente nostra unica  speranza terrena) ha proclamato: «Date il benvenuto ai rifugiati nelle vostre case e comunità,  in modo che la loro prima esperienza in Europa non sia quella traumatica di dormire al freddo nelle strade, ma un’accoglienza calda ed umana». Altro che messe e salamalecchi nelle funzioni.

La seconda nota polemica riguarda proprio l’atteggiamento dei vertici della Diocesi di Sessa Aurunca sul tema. Quella che dovrebbe essere una voce forte, autorevole e coraggiosa appare afona.

Dappertutto i Vescovi ed i Sacerdoti fanno sentire la loro voce sul tema così come ha insegnato Gesù «…ero forestiero…», qui posso dare testimonianza diretta della diocesi di Bergamosul proprio infaticabile  impegno, da noi a parte la meritoria opera di don O. Morelli non è parso leggere sulle cronache locali né l’attenzione seria del Vescovo, non fosse altro per correggere le contraddizioni di una parte del clero,  né  parole dai Sacerdoti nelle omelie.

La Chiesa sessana sembra piuttosto attenta al protocollo ed alla spettacolarizzazione delle funzioni facendo diventare anche quelle ordinarie solenni al punto che rimane difficile capire e dare il più giusto raccoglimento e partecipazione a quelle solenni. Con un tourbillon di persone che si agitano durante le funzioni per il cerimoniale spesso “distrattivo”.

Sembra la Chiesa di Marta e Maria “…entrambe offrono accoglienza al Signore di passaggio, ma lo fanno in modo diverso. Maria si pone ai piedi di Gesù, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare…”, io sto convintamente con Maria!

Per chiudere anch’io, come già molto precedentemente scritto, sono dell’avviso che le autorità  comunali vigilino su tutto quello che è di loro competenza (igiene locali, operatori-educatori e mediatore socio-culturale-linguistico presenti nelle sedi di accoglienza nel numero e nei tempi fissati dalla legge, la qualità  dei pasti,  promozione di attività integrative, ecc.). Tuttavia il problema investe tutta la Comunità  Europea e come ha recitato il nostro Presidente del Consiglio  Matteo Renzi in occasione  del vertice di Bratislava «…necessità di una cooperazione Europea e una più equa ripartizione tra gli  Stati Europei, il fenomeno non si risolve alzando muri, barriere e predicando  paure…».

Ai miei cari concittadini Carinolesi rivolgo una preghiera: non inseguiamo beceri populismi di politicanti che con sterili e populistiche iniziative si fiondaono sul problema con la speranza  di conquistare un posto al sole e di non inseguire fantasmi ma tendiamo la mano e regaliamo un sorriso,  forse  non cercano altro,  a questi nostri  fratelli più  sfortunati.

Lorenzo Razzino

 

4 thoughts on “Ancora… su noi ed i migranti!

  1. Anonymous

    Gentile Razzino, chi le ha commissionato questo parere pro veritàte deve essere proprio un genio. Innanzitutto parla di spettacolarizzazione, e poi si fa una foto con 3 ragazzi di colore. Cosa vuole dimostrare non lo so, ma so per certo che l’insegnamento francescano dice che il bene si fa in silenzio. Poi si rivolge ai politicanti. Lei si sente così alto da poter giudicare le azioni politiche di altri , magnificando un suo comportamento non proprio esemplare? Non frequento certi ambienti politici perché odio Renzi e De Luca, massime espressioni del suo partito, ma siamo sicuri che i suoi colleghi abbiano fatto male a metterlo alla porta? Infine , posso anche capire la sua indole anti movimento, ma perché criticare anche quello locale, così attento e così ben rappresentato? Si faccia un esame di coscienza. E torni a impegnare il suo tempo sulla bici da corsa

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  2. Anonymous

    D’accordo
    Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
    Perché l’opera sia meritoria non solo deve essere opera buona in se stessa (elemosina, preghiera, digiuno) deve essere fatta solo per il Signore e come al Signore, quindi nella discrezione, nel silenzio, l’altro uomo, al di fuori di colui che la compie, non deve venire mai a conoscenza.
    Elemosina, preghiera e digiuno sono tre opere significative e sono le tre relazioni dell’uomo CON I FRATELLI, CON DIO, CON SE STESSO
    · Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
    Non ha ricompensa da parte di Dio quell’opera fatta per compiacere se stessi dinanzi agli uomini, anche perché manca di quella carità che è purissimo amore.
    · Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    La carità deve essere fatta con somma carità, quindi discrezione, silenzio, e questo perché la persona non venga umiliata, non perda la sua altissima dignità dinanzi a Dio. Il segreto è la via santa. La ricompensa è l’aiuto da parte di Dio ed anche l’espiazione dei propri peccati.
    L’elemosina è sommamente ricordata e raccomandata per espiare la pena dovuta ai propri peccati.

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    1. anonymus

      Assolutamente d’accordo con il secondo commento.
      Se nella mia riflessione è emersa o percepita l’idea che il sottoscritto avesse praticato carità e l’avesse sottesa nel testo me ne scuso profondamente non era nelle mie intenzioni e giammai facessi carità mai la sbandiererei, significherebbe per me venir meno, seppur con i miei limiti, ad un percorso etico e spirituale intrapreso sin dalla giovane età e sempre con i miei limiti, cerco di trasferirlo ai miei figli ed amici.
      Ribadisco quindi di essere in piena sintonia con il commento sia sotto l’aspetto civico che cristiano.
      Lorenzo Razzino

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  3. Anonymous

    Perdonatemi se dissento da alcuni commenti demagogici che sono stati fatti su mio Zio Lorenzo Razzino, non avete nessuna idea della moralità e cristianità di mio zio Lorenzo, un impegno non da oggi verso l’ambiente, l’impegno gratuito da sempre in campo sociale è politico senza secondi fini sempre volto alla difesa della comunità.
    Non sapete di cosa parlate. Prima di sparare a zero contro qualcuno dovreste conoscere prima il loro presente e passato.

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