Castagne roccane: finita la carestia?

Incoraggianti segnali di ripresa provengono dal settore castanicolo di Roccamonfina, notizie positive che sembrano indicare che il periodo nero della carestia di castagne, dovuta al Cinipide Galligeno, insetto di origine cinese e simile ad una formica che ha imperversato in questi ultimi anni, volge finalmente al termine.

I produttori di castagne sono in fibrillazione, la produzione si prospetta favorevole tanto da far sperare in un deciso incremento del raccolto: «Siamo consapevoli di andare incontro anche ad una delusione, ma quest’anno sembra che i nostri rigogliosi castagni abbiano debellato in gran parte l’infestazione dei vari insetti tra questi anche il Cinipide, infatti le piante intelligentemente non hanno alimentato i rami dove il killer soggiornava. Gli alberi di castagno sono carichi di ricci, anche se di piccola fattezza ma noi contiamo su di una produzione in grado di soddisfare le nostre esigenze visto le spese che affrontiamo per la pulizia dei fondi. Alcune qualità di castagne come la tempestiva e lucida, sembrano propense a regalarci un raccolto coi fiocchi viceversa forse le napoletane ricce potrebbero riservarsi un raccolto scarso in quanto la cydia ha fatto cadere la maggior parete dei ricci. Per il momento ci auguriamo che la situazione climatica sia priva di piogge acide o nubifragi che possano compromettere l’esito positivo del raccolto, la nostra preghiera rivolta all’Altissimo è che piova delicatamente cosi da permettere alle castagne primitive di raggiungere una grandezza da record».

Il Sindaco Carlo Montefusco, intanto, ha in animo di far rivivere il mercato delle castagne che negli anni del dopoguerra si teneva in piazza Nicola Amore, se l’iniziativa andrà in porto anche la domenica ed il sabato i giovani potranno vendere le proprie castagne o caldarroste visto che il mercato si terrà nelle ore pomeridiane.

Buone notizie quindi anche per i prossimi acquisti del Comitato Festa della Vendemmia che finalmente, dopo l’evidente penuria degli anni passati, potrà dedicare alla caldarrosta il tradizionale spazio che questo gustosissimo prodotto della terra reclama.

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