Un’interrogazione parlamentare poco lusinghiera

Ieri l’altro è stata presentata alla Camera dei Deputati un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno (4-16779, seduta del 30.5.2017, n° 806) con esplicito riferimento a Falciano del Massico, Carinola ed alcuni Comuni limitrofi.

L’interrogazione è stata presentata dalle due parlamentari in foto: Luisa Bossa, del gruppo Art. 1 – MDP e già Sindaco di Ercolano, e da Camilla Sgambato, del gruppo del PD e nata a Santa Maria a Vico. Eccone il testo prelevato integralmente dagli Atti della Camera dei Deputati.

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Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16779 presentato da BOSSA Luisa testo di Martedì 30 maggio 2017, seduta n. 806

BOSSA e SGAMBATO. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:

tra i comuni che andranno al voto l’11 giugno 2017 c’è anche quello di Falciano del Massico, in provincia di Caserta;

si tratta di un comune di 3.695 abitanti, di tipo pedemontano, alle falde del Monte Massico;

sindaco uscente di Falciano del Massico è Giosuè Santoro, eletto il 7 maggio del 2012, a capo di una lista civica;

Santoro è di nuovo candidato alla carica di sindaco, a capo della lista civica Gabbiano;

tra i dodici candidati al consiglio comunale della lista civica Gabbiano compare anche il nome di Giulia Capriglione, esponente di una nota famiglia di imprenditori nel campo dei servizi sociali;

i comuni casertani che da circa 20 anni sono interessati dalle attività imprenditoriali della famiglia Capriglione sono Falciano del Massico, Mondragone, Carinola, Cellole, Teano, Sparanise, Pignataro Maggiore, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese ed altri;

la storia delle imprese sociali Capriglione ha inizio negli anni Novanta; successivamente, viene costituito un consorzio, denominato «Nestore», a cui cominciano ad afferire gran parte dei servizi sociali locali della zona;

la prefettura di Caserta con certificazione n. 2012/SUAP/12B.16/ANT/AREA1 del 1o ottobre 2012 – relativa ad un appalto del comune di Mondragone – nei confronti del Consorzio «Nestore», con sede in Falciano del Massico, «pur ritenendo che gli elementi emersi, allo stato, non sono ritenuti sufficienti ai fini di un’interdittiva antimafia, ha altresì ritenuto necessario dare comunicazione alla stazione appaltante ai sensi dell’articolo 1-septies del decreto-legge n. 629 del 1982 di cointeressenze societarie con imprese già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia»;

come conseguenza di tale atto, il dirigente comunale competente del comune di Mondragone, con determina n. 361 del 19 dicembre 2012, ha revocato l’affidamento del servizio di «assistenza e trasporto scolastici per alunni diversamente abili frequentanti le Scuole materne e dell’obbligo», a suo tempo appunto assegnato al consorzio «Nestore»;

dubbi sono intervenuti anche in altri comuni dell’area casertana con servizi affidati al consorzio «Nestore» visto che la definizione di «cointeressenze societarie con imprese già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia» solleva non pochi problemi;

oltre alle attività nell’ambito dei servizi sociali, la famiglia Capriglione ha gestito la proprietà del quotidiano «La Gazzetta di Caserta» e altre attività, come la gestione temporanea di parcheggi pubblici nel comune di Teano;

un intreccio così complesso di affari economici in rapporto con enti pubblici determina non poche preoccupazione, dal momento che la famiglia Capriglione, a partire dal 2016, ha deciso di entrare attivamente in politica, candidando un proprio esponente al comune di Carinola e, alle prossime elezioni, anche al comune di Falciano del Massico;

la preoccupazione è che una tale commistione di servizi sociali gestiti per conto di enti pubblici e candidature politiche possa alterare la regolarità della competizione elettorale e anche l’equilibrata e imparziale gestione della stessa pubblica amministrazione –:

se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e quali iniziative intenda assumere, nell’ambito delle proprie competenze, per vigilare, anche in vista della prossima competizione elettorale, circa l’assenza di improprie commistioni tra affari e pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla gestione dei servizi sociali per conto di enti pubblici. (4-16779)

 

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