Sembravano Regionali ma erano Comunali

All’indomani delle Elezioni Regionali di domenica 31 maggio, riemerge inalterato il solito malvezzo della politica che pretende di attribuire a consultazioni diverse, una valenza che va ben al di là di ciò che sono, e tutto, ovviamente, secondo la convenienza.

Le Europee dello scorso anno sembravano dedicate all’elezione degli Eurodeputati, ma in realtà, dopo i clamorosi risultati a favore del PD, erano diventate un referendum di legittimazione di Matteo Renzi alla guida del Governo visto che il Premier aveva bisogno di essere unto dal popolo che non si era potuto esprimere sul suo nuovo ruolo di Presidente del Consiglio.

Queste Regionali, ridottissime, parzialissime e fortemente localizzate, secondo Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, avrebbero portato il governo Renzi alle dimissioni, ovviamente necessarie a risultati acquisiti perché il politico è sempre strabico, vede solo ciò che vuol vedere, e imperterrito cerca di portar acqua al suo mulino, dimenticando magari che già lo si è provato e produce una farina schifosa.

A quanto pare Berlusconi e Salvini hanno fatto scuola, i vizi si diffondono velocemente, un po’ come i virus, e anche a Carinola qualcuno ha detto che queste Regionali rappresentano una sorta di referendum sull’Amministrazione in carica che, risultati alla mano, secondo il sindaco De Risi, «merita di esser senza dubbio confermata in blocco»  aprendo ufficialmente quella campagna elettorale per le Amministrative del prossimo anno che in maniera strisciante e semi-nascosta, è già protagonista dei pour parler privati.

Il politico è così: non appena dalle urne esce un risultato che non rappresenta una clamorosa ed evidente bocciatura, ma spesso riesce a capovolgere anche quella, cavalca la tigre della vittoria (che chiaramente, numeri alla mano, vittoria totale non è) e s’illude che il popolo sia disposto a dimenticare la tassazione a livelli record, i servizi praticamente inesistenti (raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, cura del verde e dell’arredo urbano, cimiteri, ecc.) ma ugualmente esosi, un’intollerabile assenza di programmazione amministrativa (periodicamente ci s’infervora per un qualcosa che poi sarà puntualmente lasciato a metà), appalti assegnati per lavori lasciati incompleti, nessuna attenzione alle politiche sociali, un finto interesse per la Cultura (vedi vicenda Pro Loco e Premio Serao), e inoltre… beh lasciamo perdere!

Proprio per permettere a tutti di dare un giudizio sulle parole del Sindaco abbiamo messo on-line un sondaggio che chiede senza giri di parole

Alla luce dei risultati ottenuti, secondo te, l’amministrazione Comunale di Carinola ne esce rafforzata oppure indebolita?

Solo per comodità lo riproponiamo qui sotto ma è sempre disponibile sulla nostra home page

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4 thoughts on “Sembravano Regionali ma erano Comunali

  1. anonymus

    Il Sindaco piega anche la matematica a suo uso e consumo. Fa lo gnorri. Si deve cmq ricandidare per essere licenziato, proprio come è avvenuto a Caldoro, direttamente dai cittadini.

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    1. anonymus

      Sono sicuro sicuro anche io che andrà così. De Risi si ricandiderà e sarà sonoramente bastonato per il giudizio assolutamente negativo che merita la sua amministrazione.

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  2. anonymus

    In politica prevale la legge dei numeri. Per capire cosa accadrà dovete rivedere i dati delle elezioni regionali del 2010, quando Grimaldi raggiunse il suo massimo storico a Carinola e Antonio Russo una buona affermazione alle provinciali, entrambi beneficiarono dell’ Amministrazione comunale. L’ingordigia di Grimaldi, la sfrenata ambizione di De Risi, la batosta elettorale del centro-sinistra di allora, la buona affermazione di Gennaro Oliviero e soprattutto del PDL guidato da Di Lorenzo, spinsero Antonio Russo, Massimo Grimaldi, Luigi De Risi ad organizzare un complotto (a casa di quest’ultimo) per sfiduciare il Sindaco e far commissariare il comune di Carinola, tradendo la volontà popolare. Fecero partire la macchina del fango che travolse le vittime del complotto ed i traditori furono premiati dal popolo ignaro. Oggi De Risi è vittima dell’accordo latente tra Rosa Di Maio, Antonio Russo e Massimo Grimaldi per un ricambio del Sindaco, addosso al quale saranno scaricate tutte le colpe della fallimentare Amministrazione, Grimaldi sceglierà Di Maio, Russo si accontenterà e si preparerà per scalzare la giovane professionista… 1 continua.

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  3. anonymus

    Il centro sinistra è spaccato in due, da una parte il PD- Di Biasio e dall’altra la forza dei giovani che hanno votato Igor. Un accordo tra queste due parti è quasi impossibile, Rosa Di Maio è già Sindaco in pectore.

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