Si dimette la Giunta di Aversa

Il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco (foto) e sei assessori della sua giunta hanno protocollato in Comune le proprie dimissioni, assieme agli 11 consiglieri di maggioranza rimasti dei 20 iniziali. Ora nella città normanna è in arrivo il commissario prefettizio.

I risultati delle elezioni provinciali e regionali hanno lasciato parecchie insoddisfazioni nell’amministrazione di Aversa e si sono rivelati mortiferi nonostante la crisi aperta già nel mese di giugno sembrasse risolvibile con un apparentemente semplice rimpasto di Giunta. Così non è stato e finisce, quindi, dopo 3 anni e tre mesi, la consiliatura nel comune aversano. Di fatto, Sagliocco ha preso atto che non esiste più una maggioranza, vista l’impossibilità di convocare l’assise per approvare il bilancio di previsione 2015.

Tali dimissioni avranno dirette conseguenze sulla composizione del Consiglio Provinciale di Terra di Lavoro visto che secondo la legge ne possono far parte solo gli Amministratori locali o Consiglieri Comunali in carica, giusto per aumentare la stabilità di organi che si farebbe bene ad abolire del tutto. È infatti la seconda volta nel giro di pochi mesi che c’è un avvicendamento in un’Assemblea eletta appena poco tempo fa (nemmeno 4 mesi): la caduta dell’amministrazione comunale di Aversa, infatti, provocherà, l’uscita di scena di Augusto Bisceglia, primo degli eletti alla tornata elettorale di maggio nella lista di Forza Italia e al suo posto entrerà Giuseppe Carfora di Forza Italia di Maddaloni.

Nelle scorse settimane la stessa sorte era toccata a Domenico D’Angelo di San Prisco, costretto ad abbandonare la Provincia dopo la sfiducia al sindaco Siero: al suo posto è subentrato Fabio Monaco di Santa Maria Capua Vetere. Adesso il primo dei non eletti è Stefano Giaquinto, ex sindaco di Caiazzo, il quale visti i tempi che corrono in altre Giunte Comunali, ha buone possibilità di farsi un giro su quella giostra chiamata Consiglio Provinciale.

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