Unioni civili: Grimaldi, io sto al fianco di don Enrico

«Da ieri, sta facendo discutere la notizia che il parroco di Carinola e Santa Croce, don Enrico Passaro, da due giovedì dedica l’ora di Adorazione contro le Unioni Civili». Così su Facebook Massimo Grimaldi, consigliere del gruppo Caldoro Presidente e questore al personale del Consiglio regionale.

«Il sacerdote ha detto di non disapprovare i gay e che, come papa Francesco, si è chiesto “chi sono io per giudicare”. Don Enrico – ricorda Grimaldi – si dice contrario ad un aspetto che, al di là del politically correct, fa riflettere in molti, laici e cattolici: ossia il diritto di adozione da parte di una coppia gay. Ecco, io credo che la Chiesa vada lasciata libera di fare la Chiesa, soprattutto quando non vengono assunte posizioni estreme, come in questo caso, visto che Don Enrico ha sollevato una questione delicata che riguarda la coscienza dei singoli».

«Dal mio punto di vista, essere eterosessuali non basta per adottare un bambino, anzi spesso nemmeno per farlo, se la vogliamo dire tutta. Però, tra i diritti che è giusto e sacrosanto riconoscere ai gay e sui quali, anzi, siamo in mostruoso ritardo, quello all’adozione merita – sottolinea l’esponente rifondiate – un approfondimento maggiore perché, al di là della coppia, è in gioco la vita di un bimbo, che non può partecipare alle scelte degli adulti, anzi le subisce. Per queste ragioni, dico con convinzione sì alle unioni gay, ma resto contrario ad estendere loro il diritto di adozione».

 

Massimo Grimaldi, Ufficio Stampa

 

 

Lascia un commento