Critone – recensione –

Il Critone, adattamento teatrale e regia di Angelo Maiello, è andato in scena il 27 febbraio 2016. Il suggestivo castello di Riardo è stato il luogo ideale per far rivivere agli appassionati di filosofia, e non solo, il dialogo tra Socrate e Critone, interpretati rispettivamente da Giuseppe Ferraro e Angelo Maiello. Il testo di Platone, breve ma intenso, ha offerto l’opportunità di riflettere sul valore della coerenza e sul legame indissolubile che unisce maestro e discepolo.

La verità consiste nel vivere bene, con onestà e giustizia. Questo è l’insegnamento che Socrate, rivolgendosi a Critone, ha lasciato anche a noi spettatori. Non bisogna mai rispondere a un’ingiustizia con un’altra ingiustizia. Le leggi vanno rispettate, e se risultano ingiuste, vanno cambiate. Ma non si può non amare la propria patria, il paese che ci ha visto nascere e crescere, che ci ha permesso di formare una famiglia e allevare i nostri figli. In realtà Socrate, rifiutando l’esilio e la fuga, decide di non abbandonare la città a cui, nonostante tutto, è intimamente legato.

Diversa è la percezione del discepolo che sente venir meno il proprio punto di riferimento, il maestro che lo ha aiutato a diventare uomo, orientandolo nelle scelte di vita. Il distacco è difficile da accettare. La morte di una persona cara è inammissibile, tanto più se è il frutto di una decisione ingiusta, come nel caso di Socrate. Così Critone, non trovando più parole per controbattere le argomentazioni pazienti del maestro, esprime il suo dolore attraverso un abbraccio lungo e straziante. Come un bambino, si lascerà cullare e consolare. E Socrate spegnerà ogni speranza di salvezza, ma, con la tenerezza di un padre, gli canterà una nenia, lasciandogli in eredità l’augurio, profondamente umano, di non smettere mai di sognare.

Si conclude, così, la V edizione del festival Teatri d’Anima. La nostra gratitudine va  al vescovo Arturo Aiello, promotore di cultura e bellezza, al direttore generale don Vitaliano Mandara, al direttore artistico Angelo Maiello, allo staff organizzativo e a tutti coloro che in scena, in platea e dietro le quinte hanno contribuito alla realizzazione di questo splendido sogno.

Carmen Melese

 

 

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