Figli e genitori detenuti: impegno della Casa di Reclusione di Carinola e del Soroptimist di Caserta

Uno spazio verde attrezzato con scivoli, altalene, giocattoli per rendere meno traumatica la presenza dei bambini nella casa di Reclusione di Carinola “Giovanni Novelli” durante i colloqui, in attesa di poter abbracciare i loro papà detenuti. Questo il progetto voluto e finanziato dal “Soroptimist” di Caserta  che sta per realizzarsi grazie all’impegno del Presidente del Club dr.ssa Rita Muto e di tutte le aderenti a questa prestigiosa associazione internazionale di donne impegnate nel mettere le loro energie a  disposizione della collettività e segnatamente delle fasce più deboli.

Di questa bella iniziativa, della realtà penitenziaria italiana, ma soprattutto del legame dei figli con i genitori reclusi, si è parlato venerdì scorso alle ore 17.00 a Caserta nel corso di un importante convegno svoltosi presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione incentrato proprio sul tema “Figli e genitori detenuti: un legame oltre le sbarre“.  I lavori hanno visto la partecipazione del dr. Cesare Romano, Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, della dr.ssa Adriana Tocco, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, della dr.ssa Alessandra Ragozzino, psicoterapeuta, con le conclusioni della dr.ssa Carmela Campi, Direttrice della Casa di Reclusione di Carinola. I saluti istituzionali sono stati portati dal questore di Caserta dr. Antonio Borrelli e dall’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Caserta dr.ssa Maddalena Corvino presente la dr.ssa Vittoria Ciaramella della Prefettura di Caserta.

Nel corso degli interventi, sono stati espressi e ribaditi concetti forti tra i quali uno in particolare vale a dire che i detenuti, per effetto della loro condanna devono essere sì privati del diritto della libertà ma non possono e non devono essere privati  degli altri diritti tra i quali quello alla salute, al lavoro ma soprattutto alla genitorialità, vale a dire a vivere il loro rapporto di genitori-reclusi, con i figli. Gestire bene questo rapporto significa tante cose. In primo luogo facilitare il rientro del genitore nel contesto familiare al termine della reclusione a spesso significa anche salvare i figli dal pericolo di commettere gli stessi errori del genitori. Tante le storie raccontate frutto di anni di lavoro e di esperienze preziose fatte dai relatori.

Direttrice della casa di reclusione di Carinola dr.ssa Carmela Campi
La direttrice della Casa di Reclusione di Carinola dr.ssa Carmela Campi

Le conclusioni sono state della dr.ssa Carmela Campi che,  preliminarmente ha ringraziato e si è congratulata con il “Soroptimist” di Caserta. La dr.ssa Campi  ha poi  fatto un’ampia panoramica del tema della serata rapportato al contesto del Carcere di Carinola e alla evoluzione delle leggi e regolamenti penitenziari  del 1975, del  1986 e 2014 con l’ introduzione dell’art. 21 che consente ai detenuti di essere utilizzati nei lavori di pubblica utilità. La dr.ssa Campi ha anche  fatto un excursus  del Carcere di Carinola che fino al 2013 è stato  un Istituto di  Massima Sicurezza che ha ospitato tutte le famiglie criminali di tutto il territorio nazionale compresi i terroristi e che da 4 anni è diventato invece un Istituto a Custodia Attenuata destinato a detenuti comuni senza reati associativi. Si è reso quindi necessario mediare quella durezza del carcere di massima sicurezza alla nuova tipologia di detenuti  avendo il carcere di Bollate (MI) come esempio di eccellenza cui tendere. Per la dr.ssa Campi, parlare di bambini partendo dal carcere è fondamentale, significa che tutto è possibile e può essere un valido esempio di educazione alla legalità. Carinola, che è un piccolo centro, ha detto la dr.ssa Campi, si  sta comunque aprendo al carcere e il carcere si apre al territorio con corsi professionali e altre iniziative per le quali la dr.ssa Campi ha auspicato sinergie  con associazioni, parrocchie, scuole citando l’impegno di S.E. mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca.

L’appuntamento per la cerimonia di inaugurazione dello spazio verde attrezzato nel Carcere di Carinola donato dal Soroptimist è fissato per il prossimo mese di giugno. Il convegno è stato ottimamente  moderato da Lidia Luberto presenti  Silvana Sciaudone  già Presidente del “Soroptimist” di Caserta e tutte le associate a questo prestigioso Club alcune delle quali,  iscritte anche all’Associazione Matilde Serao di Carinola.

Antonio Corribolo

 

 

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