Bandiera Blu, De Luca e Navigator

Convegno ieri a Castel Volturno sul Masterplan del litorale domizio cui è intervenuto il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca: «Questa è l’ultima riunione psicanalitica in cui si parlerà, in relazione al Masterplan del litorale domizio-flegreo, di progettazione e metodologia. Bisogna passare alla fase operativa. Aprire i cantieri per aprile. Altrimenti la gente non ci seguirà».

La consapevolezza di dover passare alla fase operativa per non lasciarsi trascinare nel vortice delle chiacchiere, oltre che da Vincenzo De Luca è condivisa anche dal presidente di Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, che intende dare un impulso a quelli che sono le ipotesi progettuali per dar vita a fatti concreti: «Il territorio, finora, ha saputo rispondere con serietà alle intese sottoscritte su sicurezza e sviluppo. Ma le 170 manifestazioni di interesse che sono state registrate si potranno trasformare in realtà soltanto se vi saranno certezze normative e regole chiare, altrimenti le bellezze che stiamo qui a rievocare non riusciremo a recuperarle».

Il rischio è che i sogni paesaggistici possano infrangersi contro il degrado reale, e gli unoco a trarre effettivo beneficio dal Masterplan del litorale domizio, e quindi da Bandiera Blu, possano essere progetti e studi cui saranno immancabilmente dispensati un po’ di compensi professionali ma senza poter modificare nulla. Il rischio è concreto in un territorio nel quale mancano, peraltro, i piani urbanistici (Carinola è l’esempio a noi più vicino!) diventa addirittura bizzarro pensare a strategie per la rigenerazione territoriale e ambientale: della serie, bisogna aver le scarpe prima di cominciare a correre!

Le ultime parole di De Luca sembrano uno slogan, uno dei tanti di cui amano nutrirsi i politici: «Settanta chilometri di costa, un’agricoltura di eccellenza, un territorio prescelto dalla Roma imperiale per il suo fascino naturalistico. Insomma, cosa manca per diventare la Romagna del Sud?».

Bella considerazione, bellissima anzi, non fosse altro che poco la risposta viene fornita da un episodio imprevisto e spiacevole: l’interruzione del convegno per la protesta dei navigator vincitori di concorso la cui assunzione è stata stoppata dalla regione Campania: a loro il presidente della Regione ha replicato, interrompendo il convegno e andandosene «Non mi faccio imporre il dialogo da nessuno, io».

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