Carinola: 4 telefonini in carcere nascosti nei televisori

Ancora una scoperta da parte della polizia penitenziaria in servizio presso il penitenziario GB Novelli di Carinola di telefonini indebitamente posseduti dai detenuti nel carcere. I telefonini erano stati nascosti nei televisori e uno dei cellulari sequestrati era uno smartphone con due SIM card.

La notizia del sequestro è stata data dal segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece, che si è complimentato per l’operazione. “Gli agenti della Penitenziaria – ha affermato Capece – continuano a lavorare con grande attenzione e professionalità, pur senza l’ausilio di adeguati mezzi; ai poliziotti va riconosciuta una meritata ricompensa”. Gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno trovato anche dei caricabatterie rudimentali.

Antico problema quello dell’introduzione dei telefonini cellulari nelle carceri, problema che si è acuito per l’avanzare della tecnologia che consente l’uso di telefonini sempre più piccoli, denominati appunto micro-telefonini, problema che difficilmente troverà soluzione se non si attuerà quanto suggerito dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e cioè disattivare la ricezione degli stessi per tutto il perimetro carcerario. Soluzione questa che somiglia all’uovo di Colombo ma che trova l’opposizione degli agenti carcerati stessi che in tal modo vedrebbero ridotta la propria capacità di intercomunicazione.

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