O Franza o Spagna purché se magna

Il Carinolese, inteso come cittadino di Carinola, votante nel Comune, soffre di apatia, ignavia, di indolenza, o comunque di una certa forma di rassegnazione inconscia che lo porta a pensare come il Duca di Mantova nel Rigoletto di Giuseppe Verdi «Questa o quella per me pari sono»… tanto ormai.

Il fatto, la cruda verità, è che pochissimi sono i margini per uno stravolgimento dello status quo: nelle ultime elezioni del 2016 dei 6.828 carinolesi aventi diritto, 5.260 sono stati i voti espressi, di cui 2.397 sono andati a “Destra” (generica definizione per indicare il sindaco pre-commissariamento Antonio Russo, espresso dall’ala “grimaldiana”), 2.088 alla lista antagonista di “Sinistra” (aggettivo altrettanto generico per indicare l’avversario, e da allora consigliere d’Opposizione, Franco Di Biasio, dell’ala “dibiasiana”), e 620 alla 3a lista Movimento 5 Stelle di Sisto Di Cresce, ex-Consigliere d’Opposizione, ex perché trasferitosi poi per motivi professionali.

Siccome il dato è sostanzialmente sovrapponibile a quello di 5 anni prima, era il 2011, quando ancora una volta Carinola veniva da un commissariamento, quello originatosi nel 2010 dalla defenestrazione del sindaco, eletto poco più di un anno e mezzo prima, Gennaro Mannillo, (7.125, 5.730 e 2.777, 2.006, 778), siamo costretti ad osservare che nel comune di Carinola, vuoi che la terza lista si chiami Coraggio e Libertà, vuoi che si chiami Movimento 5 Stelle, o Carinola in Azione/M5S, sono sempre 620-778 massimo 1000 i voti che non sono appannaggio di uno dei due poli dominanti, quello “grimaldiano” e quello “dibiasiano”

Sarà dunque anche stavolta il modo di dire «O Franza o Spagna, purché se magna» a guidare la nostra scelta, che sostanzialmente quindi sarà quella di NON SCEGLIERE? Non è casuale la citazione di questo detto, di oltre 4 secoli fa attribuito al diplomatico fiorentino Francesco Guicciardini, quando, mentre le corone di Francia e di Spagna si fronteggiavano per la supremazia in Europa, i prìncipi e i duchi italiani, la classe politica del tempo, gretti, rissosi e municipalistici, incapaci di pensare ad un futuro di prosperità, si appoggiavano o meglio si mettevano a disposizione dell’una o dell’altra potenza pur di salvare un minimo di potere entro le mura della loro cittadella. Ricorda qualcosa?

Se al politico gretto e miope uniamo il suo tifoso desideroso anch’egli di curare il proprio particulare, vediamo quanto sia difficoltoso un effettivo avvicendamento amministrativo che potrà essere effettivo ed efficace solo con un deciso cambio di mentalità e di trasparenza amministrativa, e non certo solo con il semplice svecchiamento generazionale, spesso invocato come panacea di tutti mali ma che come abbiamo più volte visto negli anni scorsi è sostanzialmente insufficiente.

Ma per attivare tutto ciò non basteranno certo quei circa 1000 voti che ogni volta ballano tra uno schieramento e l’altro: eh sì, forse non sono solo i secoli a dividere Guicciardini e Carinola!

4 thoughts on “O Franza o Spagna purché se magna

  1. Anonymous

    che bisogna fare, al fine che tutta sta marmaglia politica (assassini del Comune di Carinola) si levi di torno?

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    1. Anonymous

      Commenti sempre uguali, monocorde, addirittura monotoni, per articoli diversi nel contenuto: ma ci si accorge o no che si mette in evidenza il numero dei voti, un numero che appare già contingentato?
      E’ inutile imprecare contro la solita “marmaglia politica”: è l’elettore il vero colpevole di quello che c’è, quindi anche tu che ti lamenti!

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  2. Il gufo

    I nostri politici non sono buoni a nulla, basta guardare i comuni nei dintorni, noi siamo rimasti alla preistoria.

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