Rifiuti a Carinola: un excursus storico

Ho letto con attenzione l’articolo pubblicato oggi da casaledicarinola.net sulla crisi dei rifiuti a Carinola e qualche commento che si domanda perché pur pagando un’imposta tra le più alte d’Italia, si badi bene non solo della provincia di Caserta, si ha da sempre un grave disservizio.

Cerco di dire la mia, perché ritengo doveroso farlo nei confronti di quanti votandomi nel lontanissimo 1998 mi affidarono il ruolo di oppositore all’amministrazione allora guidata dal signor Pasquale Di Biasio, padre della attuale ed incolpevole sindaca avv. Giuseppina Di Biasio. Tenterò di fare quanto più è possibile sintesi e non mi soffermerò su molto altro per non tediare quelli che avranno voglia di leggere.

Per fare luce sui disastri  della RRSSUU nel comune di Carinola e sul perché paghiamo una Tari, una tassa tra le più alte d’Italia, a fronte di un servizio da sempre incredibilmente pessimo bisogna ritornare indietro di poco più di 20 anni, quando le amministrazioni comunali di allora, guidate dal sindaco signor Pasquale Di Biasio, a maggioranza decisero di affidare il Servizio raccolta e smaltimento direttamente all’Ecoquattro senza gara d’appalto, va precisato che la legge lo consentiva come non escludeva che si potesse provvedere ad una gara d’appalto per l’affidamento. Il sottoscritto, quasi da solo, si batté affinché si bandisse la gara, purtroppo senza esito.

Se la memoria non m’inganna, pare che il Servizio svolto in economia dal Comune costava circa 900 milioni annui, con l’affidamento all’Ecoquattro balzò a circa 1 miliardo e duecento milioni, l’esorbitante sbalzo era giustificato da un maggiore impiego di mezzi per la raccolta e la pulizia delle strade, forniture varie e di ampliamenti dei servizi.

Un’altra mazzata che è piombata in testa ai carinolesi, forse ancora non si è finito di ammortizzare, è dovuta alla sciagurata gestione dei rifiuti da parte dell’amministrazione di cui innanzi durante la ben nota crisi dei rifiuti in Campania.

Parlo dei rifiuti ricoverati e discaricati presso lo spiazzo antistante la galleria della Selleccola, ove qualcuno ha adombrato che nottetempo, forse, altri comuni viciniori scaricavano i loro rifiuti. Non conosco esattamente a quanto ammonterebbe l’esborso per la rimozione dei rifiuti e per la bonifica dell’area, comunque anche in questo caso si parla di una somma molto ingente che vi si sta facendo fronte con un mutuo onerosamente contratto.

A mio avviso il da sempre malfunzionamento della raccolta e pulizia strade e la gravosa tassa cui i cittadini sono sottoposti hanno radici profonde che affondano in quelle due pessime scelte.

Tuttavia al riguardo della Tassa non dimentichiamo che sarebbe utile conoscere:

A: Il numero dei nuclei familiari residenti nel Comune se sono pareggiati dalle istruzioni a ruolo;

B: Quante partite sono state sospese dal pagamento e se sono sufficientemente giustificate;

C: il numero delle quote inesigibili e se sono opportunamente e documentalmente motivate;

D: se tutte le abitazioni sono iscritte a ruolo in base ai metri quadri occupati.

Questi 4 aspetti concorrono anch’essi e tutti in modo determinante alla ripartizione tra i cittadini dell’intero ammontare del costo del Servizio RrSsUu!

Questo è quanto…

Lorenzo Razzino

4 thoughts on “Rifiuti a Carinola: un excursus storico

  1. La cornacchia

    Gli excursus storici servono a ben poco, paghiamo le tasse e vogliamo un servizio efficiente.

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  2. Anonymous

    Solita truffa elettorale! Maggioranza degli slogan e opposizione omertosa! Salvo in maggioranza Severino Di Cresce che ha una parvenza di indipendenza , opposizione solo sufficienza per Anfora il resto pessimo !

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  3. Anonymous

    cambiano i musicanti, ma la musica resta la stessa
    “i proverbi dei nostri nonni, non mentono mai”

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  4. Anonymous

    I Papi diventano Santi;
    I Cardinali diventano Papi;
    I nobili diventano Re,
    Ma un popolo fregnone, o se sveglia o resta fregnone per tutta la vita.

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