S. Maria delle Grazie è Santuario: con il compianto don Struffi esclamiamo «Gaudeamus!»

Giornata storica per il nostro paese quella in cui la Cappella di Ss. Maria delle Grazie è stata eretta in SANTUARIO DIOCESANO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE AIUTO E SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA. Giornata che fa il paio con un altro storico 7 agosto, quello di cinquantasette anni fa, in cui, era il 1960, il quadro dipinto in tratti bizantineggianti su pietra di tufo, un blocco di roccia dal peso di 4,5 quintali, fu solennemente incoronato dopo il ritrovamento di qualche anno prima durante gli scavi organizzati dal vulcanico parroco don Struffi cui da una settimana è stata intitolata una Piazza al centro di Casale e com’è stato ricordato da un visibilmente emozionato don Luciano Marotta, dichiarato “rettore” del Santuario stesso.

Quel quadro, di cui si favoleggiava da secoli e che però nessuno aveva mai visto, un quadro che rappresentava l’effettiva testimonianza storica di un’Apparizione Mariana che equiparava S. Maria a Pisciariello, questo l’antico nome con cui il luogo era conosciuto, a Lourdes, a Fatima, a Nuestra Seňora de Aparecida o a qualunque altro sito in cui la Vergine Celeste si è degnata di apparire.

L'ordinata folla che assisteva
L’ordinata folla che assisteva

Giornata dipanatasi in un silenzio unico, impressionante quasi, in cui solo il frinire delle cicale rompeva quella magia pressoché paradisiaca; un silenzio tanto più emozionante laddove si pensi alla gran quantità di gente presente, tutta, anzi non tutta perché i posti a sedere erano giocoforza limitati, ordinatamente disposta su sedie allineate ben oltre la metà della discesa verso il Santuario. Servizio d’ordine impeccabile, Protezione Civile per l’assistenza alla moltitudine di fedeli con bottigliette d’acqua per un certo ristoro dalla calura (una signora ha accusato un malore, forse per il caldo, ma probabilmente pochi se ne sono accorti perché il soccorso è stato immediato e splendidamente risolutivo: insomma vivissimi complimenti all’impeccabile macchina organizzativa!

Un'altra foto della folla
Un’altra foto della folla

Folla di fedeli che ha impressionato anche il cardinale Beniamino Stella che non ha mancato di evidenziarlo esprimendo grande  apprezzamento per la comunità di Casale nella sua ricca omelia: non lunga, e questo è sicuramente un bene visto che il luogo, solitamente fresco, ieri sera era attanagliato da una calura feroce, ma infarcita di particolari che ne hanno fatto apprezzare la preparazione.

Nemmeno il Papa ha voluto far mancare la propria vicinanza all’erezione del Santuario di Maria Ss. delle Grazie Aiuto e Sostegno della Famiglia: ecco il telegramma inviato per mano della Segreteria di Stato Vaticana e firmato da S. E. cardinale Pietro Parolin:

 

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A SUA ECCELLENZA REVERENDISSIMA

MONS. ORAZIO FRANCESCO PIAZZA VESCOVO DI SESSA AURUNCA

 

In occasione della solenne celebrazione per l’elevazione a SANTUARIO DIOCESANO DELLA CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLE GRAZIE in Casale di Carinola, sotto il titolo di AIUTO E SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA, Sua Santità PAPA FRANCESCO si unisce spiritualmente alla gioia della comunità cristiana.

Egli auspica che la lieta circostanza susciti rinnovato fervore nella quotidiana sequela di Cristo e generoso impegno nella testimonianza del perenne messaggio evangelico e possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, e la sua bellezza nel progetto di Dio.

Il Santo Padre INVOCA, per intercessione della Vergine Maria, una larga effusione di doni divini e, mentre chiede di pregare a sostegno del suo ministero petrino, invia di cuore a Vostra Eccellenza, all’Eminentissimo CARDINALE BENIAMINO STELLA che presiede il sacro rito, ai sacerdoti, alle autorità e a tutti i fedeli presenti l’implorata benedizione apostolica, estendendola volentieri alla comunità e all’intera diocesi.

 

DAL VATICANO, 7 AGOSTO 2017

CARDINALE PIETRO PAROLIN

SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITÀ

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Fu la stessa Vergine Celeste a volere quella Cappella, «Bramo in questo luogo dove ora è la mie effige, una chiesa, affinché riverita da quel popolo con più decoro abbia io maggior motivo di far loro sperimentare gli effetti della mia sovrana protezione» (dallo Zodiaco di Maria, opera di padre Serafino Montorio, 1715), e ora è divenuto Santuario!

 

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