Un prete diviso a metà

Dopo aver conosciuto nel pubblico impiego il funzionario a scavalco, anche la Diocesi di Sessa – Teano – Calvi-Alife-Caiazzo si adegua con il prete a scavalco. Infatti la parrocchia di Nocelleto da qualche settimana e non è dato sapere fino a quando, non può contare sulla presenza fissa del suo ormai, checché se ne dica , ex parroco don Michelangelo Tranchese che poverino sembra una trottola impazzita per tenere testa alle funzioni di Sacerdote nei due paesi, oltre ai doveri d’ufficio che svolge presso la Curia, poiché il don è stato nominato con decreto vescovile Parroco della Parrocchia di Falciano del Massico mantenendo una sorta di –interim a Nocelleto.

Una decisione quella del Vescovo di non assegnare subito ed in via definitiva un nuovo parroco che sta suscitando disapprovazione e sconcerto tra I fedeli nocelletesi che pur apprezzando il generoso impegno di don Michelangelo per cercare di non far mancare le celebrazioni eucaristiche, ricorrendo anche ad un sostituto, si sentono penalizzati sia per la non assicurata continuità delle celebrazioni, sia per un rapporto con il proprio Sacerdote vissuto come provvisorio.

Credo che S.E. il Vescovo sappia bene che Nocelleto oltre ad essere la frazione più popolosa del Comune di Carinola è anche la frazione che sconta più criticità in riferimento a ragazzi e giovani, ciò in primis per mancanza d’idonee strutture pubbliche di aggregazione e per il tempo libero, pertanto il bar e le bevute “analcoliche”, le bravate sulle moto ed il gironzolare a vuoto e la noia spesso diventano il pane quotidiano di ragazzini e giovani nocelletesi.

Tuttavia bisogna fare un forte plauso e dare un sentito ringraziamento ai dirigenti della locale società di calcio che oltre ad essere protagonista nel campionato di Prima Categoria, hanno messo su una Scuola Calcio per bambini e ragazzini. Davvero encomiabili e a loro a tutti i dirigenti va il convinto e doveroso grazie di tutta la cittadinanza.

Ma solo l’impegno, come detto meritorio, della società sportiva non è sufficiente per indirizzare i ragazzi sulla buona strada. Importante per un crescita armoniosa di un paese è anche la presenza di un’autorevole  e presente guida spirituale, un prete capace di essere catalizzatore e stimolatore dei ragazzi e giovani  affinché intraprendano  un percorso costruttivo, socializzante come solo la presenza attiva e costante di un Don e con anche l’ausilio di un Oratorio che è il lievito per una sana crescita dei ragazzi e giovani, può aiutare ad affermarsi e perché si concretizzi con effetti positivi non solo sotto l’aspetto della socializzazione quandanche sulla  crescita spirituale.

Crescita spirituale e partecipazione alle celebrazioni che, purtroppo bisogna dirlo, da tempo latita e la si nota con la stridente assenza dei ragazzi e giovani tra I banchi della Chiesa nella Pasqua domenicale.

La nostra preghiera a S.E. il Vescovo perché voglia, quanto prima, nominare un parroco titolare per la Parrocchia di Nocelleto, con la speranza che ci affidi un prete con voglia e stimoli di stare fisicamente tra la gente, un prete di strada e non solo un prete nel “chiuso della sacrestia e degli Uffici Vescovili”.

Con l’auspicio di un rinnovato impegno a collaborare con il Don dei volontari laici che già in passato hanno dato generosa, buona e grande e fattiva dimostrazione nel donare competenze e tempo libero ai ragazzi e giovani, perché si possa risvegliare nei più piccoli e giovani la voglia a frequentare l’Oratorio come formidabile luogo, come già detto, di crescita spirituale e sociale.

Un parroco capace di restituire pienamente, attraverso l’Oratorio, quella che fu una rivoluzionaria intuizione prima di san Filippo Neri poi successivamente perfezionata e rilanciata da don Bosco, quale luogo di catechesi, di arricchimento educativo e  culturale nonché di socializzazione e tempo libero, merita la condivisione ed il plauso di tutta la popolazione.

Lorenzo Razzino

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