Hanno emozionato!

A pochi giorni dalla rappresentazione de la PASSIONE DI GESÙ, messa in scena la scorsa domenica 13 aprile alle ore 19.30 presso l’Oratorio Ain Karem di Casale di Carinola e organizzata dai ragazzi dell’ACR e dell’Oratorio stesso, s’impone una riflessione piena di speranza per il futuro del nostro paese e anche di quelli vicini, spesso accomunati a Casale da un triste destino dettato dallo spopolamento sempre più fastidiosamente attuale.

Ci ha emozionato pensare che forse, forse C’È SPERANZA!

C’è speranza nel vedere impegnati tanti ragazzi che rappresentano il futuro del nostro paese!

C’è speranza nel sapere che una parte buona, quella che li ha guidati e organizzati, ancora è animata da un certo movimentismo e una sana voglia di fare per a favore di tutta la comunità.

C’è speranza nel toccare con mano la voglia di assistere e, perché no, partecipare della gente della nostra comunità casalese.

C’è speranza negli occhi della gioventù… ma fino a quando durerà?

Durerà fino a quando questi ragazzi continueranno a pensare con la testa da bambini, o meglio con la testa del bambino che c’è in tutti noi, Giovanni Pascoli lo chiamava il fanciullino che c’è in tutti noi, durerà quindi fino a quando questi ragazzi non verranno corrotti dalle nefaste idee di noi adulti, non saranno intrisi di egoismo, quella bruttissima bestia che fa ritenere ad ognuno di poter fare a meno dell’altro, fino a dire «Facciamo tutto da soli, non abbiamo bisogno dell’aiuto di nessuno!» (ci permettiamo sommessamente di ricordare che questo fu l’inizio della fine della prima storica Festa della Vendemmia: aiuto non cercato o non dato questo è un altro discorso, noi ci limitiamo a sperare che non ripetano gli stessi errori quelli che li stanno rimpiazzando).

Tornado ai ragazzi de la Passione fino a quando durerà il loro modo di pensare? Anche sostenere che sia sbagliato ripetere più volte una stessa cosa è un’idea nefasta! Quante comunità basano la loro forza sulla ripetitività di una tradizione? La più vicina nel tempo – è questa la Settimana Santa – e nello spazio – nemmeno 10 Km ci separano – è Sessa Aurunca dove i riti Pasquali assumono sempre più forza anche grazie alla loro ossessivamente tragica, affascinante, secolare ripetizione!

Alla fine di questi pochi pensieri in libertà ecco l’augurio che ci sentiamo di fare ai giovani protagonisti de la Passione: date sempre spazio al fanciullino che c’è in voi, non vergognatevene, ascoltate sempre la sua voce, anche quando avrete novant’anni, vedrete che ne trarrete beneficio voi e anche tutta la comunità. «Non serve essere grandi attori», come diceva don Luciano per toccare le corde dei sentimenti!

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