Il Sindaco e gli Assessori di Carinola: tra competenza e territorialità

A due settimane dalle Comunali dello scorso 5 giugno, ancora tutto da decidere sulla squadra che affiancherà il sindaco Antonio Russo nel governo di Carinola. Certo un primo e bel segnale è stato dato nel primo Consiglio Comunale celebrato sabato 11, con la scelta di eleggere alla presidenza dell’Assemblea cittadina la dott.ssa Antonella Migliozzi, dando un’ulteriore pennellata di rosa all’Assise già più rosa della storia del nostro Comune, anche se sappiamo che tale incarico rischia di mettere la sordina a quella verve dimostrata nella campagna elettorale, forza caratteriale di cui Carinola ha bisogno, ma ben altri ne aspettiamo subito dopo le nomine, nell’importante fase di effettiva amministrazione quando tutte le chiacchiere staranno a zero e solo i fatti concreti diverranno protagonisti.

Il ritardo nella designazione dei nominativi per la Giunta parzialmente giustificato, secondo le parole del Sindaco, «Dalla diffida prefettizia sull’approvazione del bilancio comunale, da impegni già in calendario e da  purtroppo nefasti accadimenti», non ci fanno dimenticare le parole che lo stesso Antonio Russo ci disse quando prima del voto gli chiedemmo di una sua eventuale Giunta, e cioè:

[quote font=”georgia” font_style=”italic” bcolor=”#dd3333″]Sono un politico, fautore della politica perciò ritengo che sia il popolo a decidere chi deve governare. Naturalmente in una realtà come Carinola con un centro, tre grosse Frazioni e Ville, va rispettata la territorialità e, naturalmente, la competenza. Se la designazione popolare non dovesse includere le necessarie competenze c’è sempre la possibilità di coinvolgere tecnici.[/quote]

… tenendo ben presente tutti questi elementi, e quindi “volontà popolare – territorialità – competenza” e, aggiungiamo noi, norma legislativa sulla “parità di genere”, la scelta risulta abbastanza scontata e dovrebbe ricadere su Rosa Di Maio, Elisa Mazzucchi, Francesco Giacca e Antimo Marrese.

Il punto cruciale sono le deleghe da assegnare, e qui viene in soccorso quella parolina suggerita dal Sindaco “competenza”, e la Vicesindacatura, e qui ci viene in soccorso un’altra parolina propria degli osservatori della politica di lungo corso: realpolitik. Quest’ultima impone di fare i conti con la realtà dei fatti che dice: il Sindaco è già di Nocelleto, il Presidente del Consiglio lo stesso, un Assessore avrà la stessa provenienza, a meno che non s’intenda dar vita a un’Amministrazione “nocelleto-centrica” (ci rendiamo conto che è bruttissimo dirlo ma bisogna considerare ogni cosa), il Vicesindaco non potrà che essere di Casale o Casanova.

Per dirimere quest’altro dubbio affidiamoci ancora alla realpolitik: le elezioni più che altrove la lista SìAmo Carinola se l’è aggiudicate a Casale, dove ha ottenuto un risultato che va al di là di ogni più rosea aspettativa. Ancora: la differenza globale tra la lista vincitrice SìAmo Carinola e la seconda Carinola Rinasce è stata di 309 voti (2397 per la prima 2088 per la seconda), quasi l’intero bottino di Antimo Marrese (313 voti), ebbene se coniughiamo la realpolitik con la competenza e l’esperienza e dovremmo avere il nome del futuro Vicesindaco.

Un’ultima parola sullo staff del Sindaco: SE dovesse esserci, e a quanto pare non lo si esclude, non sarebbe una cattiva idea che a farne parte siano i candidati non eletti di SìAmo Carinola, anche perché “hanno condiviso un percorso con la nuova Amministrazione” e “ci hanno messo la faccia”. Ma questo è un discorso da fare in seguito.

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