Carinola e il Piano di Sicurezza Antismico

Stamane leggendo un interessante articolo su Repubblica, titolo “Terremoto, anche Accumoli tra i comuni senza piano antisismico. Ecco la mappa”, ci siamo resi conto ancora una volta di più della sciatteria e del pressapochismo che governa in Italia da anni e che la fa da padrone dal Governo Centrale, che è solo la punta di quell’iceberg che spesso critichiamo a sproposito, fino alle Amministrazioni Locali, che quasi mai conosciamo fino in fondo.

Visto che «Il piano di Protezione civile è un documento indispensabile per la prevenzione dei rischi e per le operazioni di emergenza. Lo prescrive una legge del 2012 che ne chiedeva l’approvazione dopo 90 giorni dall’entrata in vigore» e che «Ci sono comuni italiani che ancora non hanno un piano di protezione civile per affrontare le calamità natural», ci chiediamo sommessamente, senza gridare ma convinti che chiedere è lecito e rispondere è cortesia, qual è la posizione del nostro comune di Carinola, catalogato ad eventuale rischio 2 uno dei più alti, riguardo al Piano di Protezione Civile Antismico?

Una risposta temiamo già di immaginarcela consultando questo elenco:

Il sito della Protezione civile raccoglie la lista, trasmessa dalle Regioni, di tutti i comuni che lo hanno approvato. Secondo questo database, aggiornato al 18 settembre 2015, il 77% degli 8mila comuni dispone di un piano

 

Avevamo pensato anche di chiedere al Sindaco il quale ci ha assicurato che tale piano per Carinola esiste e

[quote font=”georgia” font_style=”italic” bcolor=”#dd3333″]I dettagli sono stati curati dall’assessore Antimo Marrese e dal comandante Antonio Di Nardo incaricati dal sindaco De Risi negli anni passati[/quote]

L’assessore Marrese ci ha informato che si stanno individuando i locali destinati a tale servizio ma, sempre leggendo dal sito della Protezione Civile segnalato sopra, per adesso siamo costretti a constatare che…

All’appello mancano infine i comuni della Campania, che ha fornito il solo dato numerico (hanno un piano 214 su 551 totali, con appena il 39 per cento, la percentuale più bassa) e dovrà integrare le informazioni trasmettendo anche l’elenco

 

 

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