Carinola, PUC approvato dopo oltre trentacinque anni

Giornata storica per Carinola: dopo una seduta fiume di circa 11 ore è stato approvato in via definitiva il PUC (Piano Urbanistico Comunale, ex Piano Regolatore Generale). L’approvazione di quello che è da sempre un importante strumento di sviluppo per ogni Comune era attesa da oltre trentacinque anni, quindi normale la soddisfazione che traspare dagli ambienti della Maggioranza che ha messo a segno questo importante colpo preparato nel corso degli ultimi cinque-sei anni, sin dalla giunta De Risi.

Già ben note le posizioni delle diverse forze politiche rappresentate nell’Assise Carinolese: fortemente critiche le varie componenti delle Opposizioni che già avevano annunciato il voto contrario all’intero provvedimento e che d’altra parte nemmeno erano presenti in Consiglio stanotte.

Ultima possibilità di cambiamento era il voto per ciascuna delle ottantaquattro osservazioni presentate a questo PUC, la cui discussione non ha riservato sorprese, anzi il Sì o il No a ciascuna di esse è arrivato dalla Maggioranza in una maniera piuttosto automatica, limitandosi a confermare le indicazioni del relatore ingegner Domenico Martullo: diciamo subito che le osservazioni, per dir così, “private”, sono state tutte respinte, mentre sono state approvate alcune osservazioni di carattere “generale” (quelle proposte da SEL in fase dibattimentale e riguardanti il Polo Scolastico, o proposte da “Enti” come il CUB, dalla Soprintendenza e dalla Provincia) ed altre riguardanti le fasce di rispetto delle zone B.

Rimangono alcune perplessità è vero, soprattutto se si pensa ai dubbi, evidenziati col voto contrario, che aveva chi oggi invece ha votato favorevolmente uniformandosi ai dettami della Maggioranza politica di appartenenza, comunque non si può non sottolineare l’aspetto storico di un’approvazione attesa da oltre tre decenni e nella speranza che il PUC sia davvero quel grande piano di sviluppo del territorio che molti si aspettano, non possiamo che augurare il meglio possibile a un territorio che, da qualunque parte politica la si guardi, ne ha veramente bisogno.