Donald Trump, Presidente USA, il magnate e la frustrazione

Dagli Stati Uniti è arrivata la non inattesa “tranvata” di Trump, l’uscita degli Usa dagli accordi di Parigi sul clima. Aveva ben ragione papa Francesco nel farsi riprendere dai fotografi con il viso non celato da una forte delusione al termine dell’incontro di Roma col Presidente americano.

Ancora una volta l’umanità deve fare i conti con l’egoismo e con l’assurdità di fare soldi a tutti i costi prevaricando le norme che regolano la difesa del patrimonio dell’intero Pianeta e la salvaguardia del creato.

Incredibile come molti si sentano appagati nel vivere la quotidianità pensando solo a difendere gli interessi di pochi tralasciando il sacrosanto dovere di contribuire, invece, a rendere meno amaro il futuro delle nuove generazioni.

Ancora una volta gran parte del mondo assiste incredulo al fatto che la politica si pieghi alla volontà delle lobby petrolifere con grave nocumento dei più deboli e dei più indifesi riportando pericolosamente l’orologio indietro e muovendosi contro la storia. Un ardito percorso, per fortuna, non supportato da molti Stati e da gran parte delle grandi città degli USA che nonostante l’improvvida uscita di Donald Trump, puntano decisamente sull’energia verde (vedi la città di New York).

Trump oltre a favorire la potente lobby del petrolio, vive come un’ossessione il ricordo del suo predecessore Barack Obama, pertanto tutte le politiche di buon senso e di notevole lungimiranza portate avanti da Obama, Trump le vede come qualcosa da eliminare ciò a mio modesto avviso per appagare la sua non recondita frustrazione sapendo di non essere stato accolto, amato e rispettato né dagli americani, che da poco lo stanno conoscendo bene, né dal mondo intero al contrario di Barack Obama.

Dal clima a Cuba, dall’immigrazione al protezionismo Trump ha imboccato una strada diametralmente opposta a Barack che inquieta ed interroga non poco il mondo intero.

Purtroppo ancora una volta bisogna fare i conti con la presenza in politica di un magnate e di qualche parvenu (vedi Berlusconi…) che con metodi poco ortodossi tenta il predominio sulla scena politica e che come la storia insegna imboccherà la strada del regresso e del decadimento.

Noi nel nostro piccolo ostinatamente ci sforzeremo di seguire la preghiera di papa Francesco con l’enciclica “Laudato si’ ” che attingendo dall’insegnamento di San Francesco anela per l’attenzione ai deboli e per una felice e autenticamente vissuta ecologia. Non saranno i magnati, gli sprovveduti e le potenti lobby ad interrompere il sogno di avere città più belle, più salubri, più solidali e più accoglienti.

L/R

 

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