Falciano del Massico: concerto di Enrico Capuano, il padre del folk-rock italiano

A Ferragosto Enrico Capuano festeggerà i suoi 35 anni di musica a Falciano del Massico, il paese dei suoi genitori. L’occasione sarà delle migliori per il ritorno alle radici da parte dell’artista ma, soprattutto, sarà un’occasione imperdibile per i cittadini di Falciano di godere di un suo grande artista impegnato in tutto il mondo. «Sono contento e orgoglioso delle mie origini. La nostra terra merita un vero rilancio culturale economico e turistico ci sono tutte le condizioni».

Non sarà soltanto un ritorno alle origini. Il padre del folk-rock italiano ritorna sui palchi dopo un lungo periodo di assenza a seguito di un trapianto di cuore. Con lui il suo gruppo storico “Tammurriata Rock” che lo segue nei numerosi concerti in Italia e all”estero (USA, Canada, Belgio, Francia, Germania, Cuba, ecc). Enrico Capuano è stato premiato a metà giugno a Montreal in Canada dal prestigioso polo culturale italiano “Leonardo da Vinci” come miglior artista folk-rock italiano nel mondo.

Enrico è un artista a tutto tondo: ha partecipato 12 volte al concerto romano del 1° maggio a piazza San Giovanni, presentando quattro anteprime su Rai Tre. In questi giorni, dopo il suo trapianto di cuore avvenuto a fine agosto del 2016, esce il suo ultimo CD dal titolo “Viva” distribuito in tutta Italia dalla Edel. Otto brani, alcuni inediti altri live, dei vari tour in Usa, Canada, Europa, e dedicato alla donna che gli ha donato il cuore per il trapianto.

Qualche anno fa, Enrico Capuano, durante un concerto, si è sentito male. E’ svenuto. I medici gli dissero che di affrontare l’idea del trapianto o non ci sarebbe stato molto tempo ancora da vivere. Gli hanno dato consigli, su cosa fare, come comportarsi, come vivere i mesi in attesa dell’arrivo di un cuore. Ma lui ha chiesto solo una cosa: «tornare a suonare». Poi, finalmente, la telefonata, il ricovero all’Ospedale San Camillo di Roma, tutte le analisi e tutta la preparazione. L’operazione è durata circa 5 ore. Poi c’è stato il risveglio. Ed è stato bellissimo. Migliaia di messaggi, chiamate e gli amici, ancora una volta, hanno dimostrato di esserci!

 

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