Revocato il limite di 20 invitati per i matrimoni

Vincenzo De Luca ha cambiato idea e firma la nuova ordinanza dopo l’incontro coi rappresentanti degli operatori del settore che gli avevano rappresentato tutte le difficoltà economiche di un non trascurabile indotto che è ormai in ginocchio. Il nuovo protocollo di sicurezza in relazione alle cerimonie era già stato annunciato ieri, sarà più rigoroso e nel contempo darà la possibilità di svolgerle nel mese di ottobre compatibilmente con la situazione epidemiologica della Campania eliminando il limite massimo dei 20 invitati.

Una scelta che era parsa già chiara dopo l’incontro coi rappresentanti di categoria che aveva fatto emergere come tanti sposi avessero deciso di spostare i propri eventi nuziali fuori dalla Campania dopo l’ultima ordinanza del presidente della Campania che voleva cercare di “ridurre” i rischi di contagio da coronavirus.

Ora è ufficiale: il limite di 20 invitati per i matrimoni è stato quindi eliminato, ma ci saranno una serie di obblighi imposti agli organizzatori, che si possono così riassumere:

– nomina, da parte del gestore della struttura sede del ricevimento ovvero della società di catering, di un responsabile, chiamato a rispondere personalmente della attuazione di tutte le misure di sicurezza e di prevenzione del rischio di contagi nelle cucine e in tutte le fasi di preparazione e somministrazione dei cibi, nonché nelle attività dei camerieri e del personale di sala;

– nomina di un responsabile, chiamato a rispondere personalmente della osservanza delle norme di distanziamento interpersonale e delle altre norme di sicurezza da parte dei partecipanti al ricevimento;

– il divieto di ricevimenti a buffet e dei cd. “mezzo buffet” o “a braccio”;

– l’obbligo di posti seduti preassegnati;

– il limite di 6 commensali per tavolo, con eccezione per i soli tavoli cui siedano tutti soggetti conviventi;

– l’obbligo di indossare la mascherina sempre, eccetto quando ci si trovi seduti al proprio tavolo;

– il divieto di balli e di ogni forma di assembramenti tra i partecipanti”.

Insomma, uno stravolgimento di regole che rischia di confondere le idee, ma in definitiva sembra una buona soluzione per non esser costretti a scegliere tra Covid-19 ed Economia di settore, una scelta comunque disastrosa.

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