Non è solo un’isola ecologica che serve!

Casale di Carinola, 19.2.2021… Ennesimo triste spettacolo di un territorio, anzi stavolta si tratta proprio di parte del tessuto urbano, che viene stuprato, violentato nella quasi totale indifferenza e sopportazione di chi ci vive e di chi, obtorto collo o per mero piacere, rimane attaccato alle proprie radici. Ci piace porre l’accento su quel quasi perché a dire il vero queste foto ci sono state inviate da chi non ne può più di sopportare certi spettacoli, da chi, e grazie a Dio succede sempre più spesso, si ribella a questo modo di vivere.

Non vogliamo abbandonarci alla classica litania di chi si lamenta degli Amministratori pretendendo i propri diritti ma dimenticando i propri doveri, anche perché tocchiamo sempre più con mano che questa è opera di chi è zozzo dentro, è senza vergogna, e che nemmeno casa sua tratterebbe con lo stesso disprezzo che mostra di avere per il bene comune, è opera quindi di chi non è dotato di nemmeno un po’ di quell’Educazione Civica (che parolone!) che un tempo s’insegnava a scuola e che dovrebbe distinguere l’uomo dall’animale, così come la ragione, però un’amara considerazione vorremmo farla.

Il comune di Carinola è commissariato da quasi tre mesi e ormai abbiamo toccato con mano che la viceprefetto Stella Fracassi con i suoi due collaboratori, i sub-commissari dottor Salvatore Brasilio e la dottoressa Stella Murolo, che costituiscono la triade che amministra il nostro Comune, non hanno certo come priorità l’amministrazione della vita quotidiana di noi cittadini o, addirittura, la cura del territorio: cosa che in effetti non è riuscita agli amministratori degli ultimi trenta – quarant’anni tranne brevi parentesi stoppate ruvidamente per continuare a gestire a proprio modo e indisturbati quel po’ di potere (?) che una piccola realtà come Carinola assicura. Purtuttavia lo sapevamo che un Commissario una volta insediatosi alla guida di un Comune pensa solo a riassestarne i conti. Lo sapevamo e non possiamo sorprendercene. Ma c’era qualcuno che ne doveva essere più consapevole di noi cittadini: i vecchi Amministratori, loro ci hanno abbandonato nelle grinfie del leone, loro con le loro beghe poltroniere, beghe che mai si sono sopite da anni e che forse il popolo farà resuscitare con il voto amministrativo, hanno gettato nel fango il buon nome di Carinola. Tutti indistintamente, tutti i protagonisti di questo Commissariamento, da chi materialmente lo ha provocato a chi come l’ex-Sindaco ha dato avvio alla crisi.

Ecco come viviamo, ecco lo spettacolo che quotidianamente si para davanti ai nostri occhi, roba che se ci fosse un’isola ecologica (che bestemmia dirà qualche benpensante!)…

Sarà possibile far ripartire Carinola? Sarà un lavoraccio, un duro impegno che potrà essere affrontato solo da chi ha a cuore Carinola. Serve un cambio di mentalità, non certo solo una Carta d’Identità più verde.

Non è più solo la semplice esigenza di un’isola ecologica, che risulta evidente da queste foto, a muovere le nostre considerazioni, serve una scelta di campo. Più e più volte abbiamo detto che spesso ci sembra di abbaiare alla luna, inascoltati, solitari, ma adesso invece notiamo con piacere che non siamo i soli a indignarci. Certo non possiamo combattere da soli battaglie che, istituzionalmente, appartengono anche ad altri, però camminare insieme rende più agevole il viaggio.

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