Alcuni Comuni si adeguano ai consigli ASL

Prime reazioni all’insegna della giusta e normale preoccupazione, alle raccomandazioni dell’ASL Caserta, in cui si consigliava ai Sindaci dei ventisei Comuni a maggior rischio in provincia di Terra di Lavoro, un inasprimento delle restrizioni, una stretta simile alla zona Rossa e alla serrata totale.

Il sindaco di Francolise, Gaetano Tessitore, per limitare il contagio da Covid-19 ha firmato una nuova ordinanza, che sarà valida fino al 13 marzo, che vieta, tra le altre cose, anche di fumare all’aperto, e che i minori di 14 anni non possano uscire da soli e a meno che non siano accompagnati da un maggiorenne.

Grazzanise, un altro dei Comuni classificati a rischio dall’Asl di Caserta per l’innalzamento dei contagi, ha interdetto l’accesso ai Cimiteri con un’ordinanza del sindaco Enrico Petrella che ha anche stabilito la chiusura del Comune e del mercato.

Ma la decisione forse più eclatante è quella dal sindaco di Roccamonfina Carlo Montefusco, che ha imposto la chiusura di tutti i negozi fino al 7 marzo 2021; si fermano anche le attività relative ai servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti), resteranno aperti solo alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Sarà inoltre garantito l’asporto delle attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), solo dalle 19.30, è stata anche prescritta la chiusura degli uffici comunali fermo restando l’assicurazione dei servizi essenziali e saranno infine garantiti servizi come meccanici, elettrauto, carrozziere e tutte le attività legate al mondo del lavoro.

In pratica Roccamonfina si è svegliata in “zona rossa”.

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