Regione Campania: cambiano le regole per lo svolgimento dei matrimoni

L’Unità di Crisi ha redatto il nuovo protocollo, approvato con ordinanza n. 18 del presidente Vincenzo De Luca, contenente misure condivise con le categorie interessate in vista della ripresa delle attività di organizzazione dei matrimoni e delle cerimonie.

Abbiamo deciso di anticipare il più possibile la definizione dei protocolli di sicurezza che consentono, in attesa della data definitiva del via alla ripartenza delle attività prevista entro questo mese di maggio, di approntare tutte le misure necessarie condivise con le categorie interessate. Ciò consentirà di essere pronti alla fine di maggio per poter programmare la ripresa delle attività già dall’inizio di giugno. Si tratta di un comparto importante per la nostra regione, che comprende tante realtà produttive dislocate in tutti i territori, dall’area flegrea, alle isole, alle costiere

(il presidente Vincenzo De Luca)

Tra le nuove regole che riguardano la Campania quella di comunicare all’Asl ed al Comune di riferimento le feste calendarizzate con un preavviso di almeno 7 giorni (indicando il numero di invitati).

Confermato il distanziamento tra i tavoli di almeno 1 metro all’aperto e 1,50 metri in spazi chiusi, l’igienizzazione delle mani, la necessità di mascherine e la rilevazione della temperatura all’ingresso. Altra novità introdotta è la deroga al distanziamento fra i tavoli in caso di utilizzo di barriere fisiche e «per gruppi di persone in possesso di Card vaccinale o di altra certificazione di avvenuta vaccinazione completa, o di titolo anticorpale immunizzante (presenza di anticorpi anti S1 etc) ovvero che comprovino di aver eseguito, con esito negativo, tampone molecolare antigenico all’ingresso o comunque con prelievo effettuato entro le 48 ore precedenti il ricevimento».

I locali potranno, inoltre, «allestire una postazione sanitaria nel parcheggio o in altra area del ristorante dove sottoporsi a tampone antigenico prima dell’accesso al ricevimento. Tale controllo sarà curato da personale sanitario messo a disposizione dalla struttura. Il test antigenico non sarà necessario per chi si sia già sottoposto a vaccinazione, attestata dalla esibizione della card vaccinale o di analogo certificato nonché per chi certifichi un titolo anticorpale immunizzante (presenza di anticorpi anti S1 etc) o per chi presenterà il risultato di un tampone molecolare o antigenico con esito negativo con prelievo effettuato nelle 48 ore precedenti l’evento».

L’Unità di Crisi raccomanda «vivamente agli sposi e i loro contatti stretti di sottoporsi nelle 48 ore antecedenti la cerimonia a tampone antigenico o molecolare, al fine di rilevare eventuali positività». Possibile, infine, organizzare buffet «escludendo la possibilità per gli ospiti di avvicinarsi al tavolo del buffet e di toccare quanto esposto».

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