Carinola: storie di ordinaria inciviltà!

Queste sono alcune foto  che riferiscono a SORPRUSI  ed ABUSI nei confronti dell’ambiente e del territorio. Non mi soffermo a ricercare eventuali responsabilità amministrative, in verità credo proprio che non ce ne siano, se non una assoluta assenza di una saltuaria campagna di sensibilizzazione per  un rapporto corretto con l’ambiente ed il territorio da parte dei cittadini.
Ormai l’incivile e sempre più  reiterata pratica dell’abbandono dei rifiuti, in ogni dove,  ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio fenomeno di natura  endemica. Tuttavia non mi rassegno al fatto che nulla possa essere messo in campo come deterrente.

Ad esempio: Non credo sia difficile immaginare che periodicamente ed a campione i Vigili Urbani, anziché stare in mattinate intere a fare i “posteggiatori” a piazza O. Mazza magari chiudendo addiruttura gli occhi quando qualcuno si ostina inopinatamente a parcheggiare le auto in stalli riservati alle persone con disabilità, altro grave ed imperdonabile SORPRUSO ed ABUSO,  sono cittadini abituali frequentatori della piazza e degli uffici comunali e non è dato sapere a che  titolo, si cimentassero anche nella ispezione dei sacchi e sacchetti di rifiuti abbandonati, non vorrei sbagliare mi pare che anche questo compito rientri tra le tante funzioni del Vigile Urbano, con tale controllo a campione penso che ci si potrebbe imbattere in un indizio rilevatore tipo: scontrino,  busta con stampato nome e cognome  o altro, tanto da risalire all’autore e comminare la pesante sanzione amm/va  e perché no nei casi più gravi ed eclatanti una denuncia penale, tanto da essere monito per scoraggiare il malcostume imperante.

Chiudo con un altro auspicio e vorrei tanto che venisse accolto, un mio antico sogno che ripropongo ormai da quarant’anni a tutte le amministrazioni comunali succedutesi e cioè la Liberazione della Piazza O. Mazza dall’amnasso insopportabile di lamiere e restituirla alla piena fruibilità dei cittadini come una vera e propria agorà e quindi darle il ruolo che le compete e la storia le ha assegnato oltre a rendere più immediatamente visibili le bellezze architettoniche che l’adornano.

Lorenzo Razzino

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