Fibra Ottica: la fabbrica di San Pietro

È da anni ormai che il nostro Comune, Carinola, e il nostro paese, Casale, sono alle prese con la Fibra Ottica: tra intoppi tecnici, rallentamenti burocratici, ripensamenti della ditta inizialmente concessionaria, la Open Fiber mentre adesso non sappiamo di chi si tratti, cambi d’Amministrazione, Commissariamento, Elezioni e conseguente insediamento della nuova Maggioranza, i tempi quasi biblici di questo progetto sembra abbiano avuto un nuovo impulso e da qualche giorno anche le strade casalesi sono interessate da questi lavori.

Ci fa piacere che il nostro paese venga finalmente cablato, ci auguriamo addirittura che avremo una connessione stabile e veloce come quella della NASA (in verità però sappiamo già che non sarà così). Ma insieme alla delusione evidente per la durata infinita di questi lavori, duole constatare che l’unico effetto finora apprezzabile è quella striscia rossa, mi auguro che sia una traccia necessaria per i lavori stessi altrimenti sarebbe logico ripristinare lo status quo ante, ma a quanto pare questa è l’ultima preoccupazione di chi “scassa e scappa via da Carinola” e di coloro che glielo permettono (il Comune… ), ma finora ahimé è solo un’altra cicatrice su quello che una volta era il bel volto di Casale e che arricchisce di altre buche il nostro già martoriato fondo stradale.

Sono disagi che si sopporterebbero di buon grado per un bene supremo, fatto sta che a tutt’oggi siamo costretti a registrare l’ennesima limitazione alla normale viabilità per l’installazione di quei pozzetti/tombini, non saprei meglio definirli tecnicamente, come si evince dalla prima foto allegata.

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Dall’altra nasce un’altra preoccupazione: i sanpietrini! Sono stati divelti e accantonati, sappiamo per cero che vengono conservati per rimetterli in sede e ovviamente non possiamo che apprezzare questa forma di accortezza, ma come? Non è che si tratterà dell’ennesimo episodio di distruzione di quel po’ di bellezza residua nel nostro borgo? Ci auguriamo vivamente che qualcuno del Comune vigilerà, un tecnico possibilmente, e non si tratti di un semplice colata di colla o cemento “tanto per far vedere” come già verificatosi altrove (al centro del paese ad esempio) e gettare un po’ di sabbia in faccia alla gente.

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Staremo a vedere, vorremmo essere fiduciosi ma il passato ci fa essere solo diffidenti.

Roberto Santoro

4 thoughts on “Fibra Ottica: la fabbrica di San Pietro

  1. Anonymous

    Di che ti meravigli….siamo tra i comuni peggiori d’italia… dove c’è un inizio e mai una fine.Un paese da cui scappare a velocità della fibra…ops ….della LUCE!

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  2. Anonymous

    dalla padella alla brace, avete mai visto un sopralluogo dell’ufficio competente del Comune per questi lavori?
    il risultato è sotto gli occhi di tutti.

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  3. Anonymous

    in un Comune che si rispetti, in un centro urbano quale quello di casale, dopo la rottura di un giorno dei sampietrini il giorno dopo si ripristino per salvaguardare l’incolumità delle persone, ecc.ecc.
    DOV’E’ IL COMUNE?

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  4. Anonymous

    Non solo si rispetta l’ente comunale, ma anche fuori dal cenro urbano si ripristina lo sao dei luoghi com’era precedentemente ai lavori, d’ovè l’sfalto rotto?, ci dovremmo tenere a vita quell’orribile e pericolosa strisciata di cemento color rosso?
    perchè il Comune non è presente? non prende provvedsimenti in merito? perchè?

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