Evita

Evita Perón, all’anagrafe Eva Maria Ibarguren Duarte, morì  il 26 luglio di sessant’anni fa a soli 33 anni.

La notizia venne data alla radio argentina con un comunicato in cui  fu definita il «capo spirituale della nazione»: fu proclamato il lutto nazionale per un mese e il corpo della donna venne esposto in una bara di vetro.

Eva Maria Ibarguren Duarte nacque il 7 maggio 1919 a Los Toldos: era l’ultima di cinque figli nati dalla relazione illegittima tra un piccolo proprietario terriero e la sua cuoca. 

A 15 anni Evita si stabilì a Buenos Aires dove iniziò a frequentare il mondo dello spettacolo e della politica. Divenne un’attrice di successo e conobbe il militare Juan Domingo Perón, che sposò il 9 dicembre 1945 .

Il colonnello Juan Domingo Perón fu tra i capi del cosiddetto “Grupo de Oficiales Unidos” che con un colpo di stato provocò nel giugno 1943 la caduta del presidente Ramón Castillo: l’anno dopo, Perón divenne ministro della Guerra e poi del Lavoro, ottenendo l’appoggio dei sindacati e degli operai,  e dando avvio a quello che più tardi sarebbe diventato il “movimento peronista”.

Nell’ottobre del 1945, costretto alle dimissioni dai suoi oppositori all’interno dell’esercito, Perón fu arrestato. Proteste e scioperi da parte dei lavoratori sconvolsero il paese.

Molti lavoratori durante le manifestazioni si toglievano giacche e camiciee per questo loro gesto vennero chiamati “descamisados”.

Liberato, si candidò alle elezioni e le vinse, il 4 gennaio 1946. 

Ammiratore dichiarato di Mussolini e Franco, Peròn attuò un programma nazionalista e statalista, con un forte carattere sociale: subito cercò di favorire i lavoratori, nazionalizzò la Banca centrale, i trasporti e cercò di ottenere il controllo statale su tutti gli enti stranieri che operavano in Argentina.

Eva Perón contribuì in modo determinante a questo orientamento politico, gestendo l’immagine del marito, cercando di mantenere per il governo buoni rapporti con la Chiesa cattolica e mettendo al centro della politica peronista, con la sua stessa attività, la classe operaia e le donne. 

Nel 1947, grazie anche alla mediazione di Eva Perón, in Argentina il voto fu esteso alle donne. Il 1947 fu anche l’anno del viaggio di Eva Perón in Europa: fu accolta con tutti gli onori in Spagna dal generale Franco ma non venne ricevuta dagli inglesi.

Eva Perón fu una figura molto controversa nella storia dell’Argentina. 

I detrattori guardavano a lei come alla figlia illegittima e disinvolta donna di spettacolo che riuscì a conquistare fama e potere grazie al suo matrimonio con Juan Domingo Peròn,  futuro presidente del paese.

Per moltissimi altri, Eva Perón diventò invece una figura quasi mitica, e ancora oggi in Argentina la sua memoria è custodita con grande devozione: divenne il simbolo dell’impegno sociale, di chi stava dalla parte del popolo e di chi ne rappresentava lo spirito autentico.

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