Carinola, corsi e ricorsi

Quello che titola, quasi gridandolo, un articolo comparso sulla stampa locale, è in realtà la conferma di quanto già si sa da un bel po’ di tempo. «Franco Di Biasio candidato alla carica di sindaco» è il segreto di Pulcinella: ancora un Di Biasio, corsi e ricorsi storici.

Si dà quasi per scontata la corsa del Consigliere di minoranza, Capogruppo del PD, tanto che si esclude che si possa opporglisi l’avvocato Rosa Di Maio, che sarebbe la candidata “grimaldiana”, perché sarebbe, secondo l’articolo, «praticamente esclusa se dall’altra parte c’è un Di Biasio», del suo stesso paese.

Mah… possibile?

Non pensiamo che sia così semplicistico e ne abbiamo un recentissimo esempio: perché la nocelletese Giuseppina Di Biasio (… corsi e ricorsi!) si sarebbe candidata alle Regionali pur essendoci già Massimo Grimaldi suo conterraneo? Abbiamo plaudito alla sua candidatura perché ampliava la possibilità di scelta democratica, ma adesso può mai essere che a parti invertite si presenti lo stesso problema?

Certo le Comunali non sono le Regionali, ma ci riesce difficile pensare che Rosa Di Maio abdichi ad ogni sua ambizione perché il candidato-Sindaco avversario sarà del suo stesso paese di nascita, anche perché, restando sempre a Nocelleto, «Per la maggioranza amministrativa c’è Antonio Russo che ormai avanza» e poi, osserviamo noi, è possibile pensare a un rinunciatario Sindaco (… corsi e ricorsi!) anche se si afferma che «De Risi da parte sua pare che si sia messo già da parte».

Nell’articolo si accenna ad un supposto tentativo  di Sel «che vorrebbe fare una lista alternativa di giovani» progetto che però, vista «la vocazione masochista di Sel», potrebbe favorire indirettamente il centro destra. Si conclude dicendo, quasi mestamente, che «all’orizzonte non ci sarebbero altri candidati forti interni».

È possibile mai che a meno di un anno dal voto ci dobbiamo già rassegnare a ciò? È possibile mai che solo i corsi e i ricorsi storici governano Carinola?

 

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2 thoughts on “Carinola, corsi e ricorsi

  1. anonymus

    Ogni scelta è legittima quando la decisione è collegiale, ed il prescelto riesce ad aggregare tutti. Se la scelta dovesse essere imposta si formerà una lista di “fortuna” e l’esito sarebbe scontato, ovviamente, perdente. Non credo che all’interno del PD si possa imporre una candidatura in questa fase, bisogna aspettare come in una partita a scacchi la mossa dell’avversario, anche l’attesa, ma i tempi non sono maturi. Dobbiamo valutare tutte le proposte che arriveranno nell’ambito della coalizione, nessuno escluso, e se dovesse risultare difficile trovare una sintesi, si faranno le primarie. Sono un iscritto al PD e voglio partecipare alla scelta del candidato sindaco è un mio diritto, che nessuno mi potrà negare. Franco Di Biasio come altri potrebbero avanzare la propria candidatura che dovrà passare al vaglio del Partito, piaccia o non piaccia queste sono le regole della democrazia interna di un partito e vanno rispettate, non siamo mica dei “pulcinella”. Un candidato del PD non aspirante a candidature.

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  2. anonymus

    Errata corrige: “un iscritto al PD” al posto di “Un candidato del PD” . Sarà un lapsus freudiano.

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