Comune di Carinola, l’ennesima Amministrazione degli EREDI

Nell’assise comunale svoltasi ieri sera dopo una prima convocazione fallita per lunedì 19, a proposito continuiamo a stigmatizzare questa prassi della convocazione in due giorni diversi che sembra un po’ ridicola se non retta da serie motivazioni, sono state deliberate le tariffe TARI 2018: saranno sostanzialmente invariate, anzi in alcuni casi addirittura diminuite, ma solo di poco, e dovranno esser versate in quattro rate bimestrali tra giugno e dicembre di quest’anno.

Ineccepibile la spiegazione dell’assessore Giacca sulle motivazioni dei frequenti disservizi sulla raccolta dei rifiuti: 1. interdittiva antimafia comminata alla società appaltatrice, la Go Service; 2. difficoltà di comunicazione con il Commissario Liquidatore che trovandosi a Napoli non ha contatti con il territorio di Carinola; 3. problemi di lavorazione a Carinola. Una meticolosa illustrazione insomma che però porta al solito risultato finale: NON DIPENDE DA NOI! Insomma l’assessore Giacca, a nome di tutta l’Amministrazione certo, si è esercitato nella poco nobile arte dello scaricabarile. Un po’ deprimente quest’abitudine anche perché è da anni che a Carinola si ripete il solito refrain al punto che ormai sta scocciando, non credete?

Quando dicevamo che l’assessore Giacca parlava soprattutto a nome del Sindaco, fondavamo la nostra convinzione su una semplice considerazione: in campagna elettorale ai detrattori che, speciosamente secondo noi, gli rinfacciavano lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Consiglio Comunale di Carinola quando lui era Sindaco, Antonio Russo rispondeva correttamente che solo dalla riforma del 1994 tutto ciò che succedeva in un Comune era da considerarsi “in capo” al Sindaco. Sostanzialmente giusto, e allora di tutto ciò che succede nella sua Maggioranza, ma anche tra i Tecnici comunali oppure nell’ultimo ufficio del Municipio di Carinola, Antonio Russo, il Sindaco di Carinola, DEVE assumersene la responsabilità!

Quasi due anni fa in uno dei suoi comizi, l’allora candidato a Sindaco Sisto Di Cresce, definì questi politici, sempre gli stessi ma a sentir loro sempre diversi, “gli eredi!”: ecco è a quello che poi fu Consigliere Comunale d’Opposizione per un anno, che va il copyright della fulminante battuta che abbiamo usato per il titolo. Sembrava solo, appunto, una battuta a beneficio della folla, ma i fatti dimostrano quanto sia vera: purtroppo la storia insegna che è molto più facile ereditare che esser pionieri e Carinola è la quintessenza dell’applicazione di questa massima.

Purtroppo a Carinola si riesce a discutere solo di tasse, tariffe e tributi da imporre ai cittadini, ma se solo si prova ad intavolare una discussione sulle responsabilità di questa Amministrazione riguardo a vari disservizi, come rifiuti appunto, cimiteri, strade, PUC, o qualsiasi disfunzione, è sempre colpa di qualcun altro, o si fanno orecchie da mercante, o, e questa è storia di ieri sera, si rinvia tutto magari adducendo gli onnipresenti motivi tecnico-procedurali e glissando su eventuali disaccordi politici che possano mettere in cattiva luce.

Detto dei rinvii, resta da aggiungere solo del rinvio dell’interrogazione della consigliera PD Maria Sorvillo sui servizi di tesoreria comunale e quella del consigliere M5S Renato Luigi De Spirito sul Palazzetto dello Sport di Nocelleto, rinvio per la verità da lui stesso proposto vista l’ora tarda.

3 thoughts on “Comune di Carinola, l’ennesima Amministrazione degli EREDI

  1. Anonymous

    stesso spartito, stessa musica,stessi musicanti che invecchiando diventano sempre più incapaci.
    COMUNE QUASI ALLA BANCA ROTTA? che paghi chi ha governato negli ultimi trenta anni. I dissesti non li creano i cittadini ma una pessima amministrazione, e questa è una pessima amministrazione.

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  2. Anonymous

    cauci nculo a sà gente, notte e iurnu, povei nui a du cazzu vulimmu ì cu sà gente?

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  3. Anonymous

    ma queste mummie della politica carinolese, non si rendono ancora conto che hanno stancato?
    si diano al giardinaggio, almeno non faranno altri danni, poveri noi. POPOLO TIRA FUORI LE PALLE E NON CREDERE ALLE PALLE POLITCHE CARINOLESI

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