Impressioni di novembre

Domenica scorsa in occasione di una manifestazione, le “Domeniche dell’Olio”, sono stato in un paesino della provincia di Benevento dove ho vissuto dall’età di circa un anno a quella di vent’anni. Ho trovato un paese notevolmente più bello di quello che avevo lasciato, anche se devo dire che anche allora era un centro molto ordinato e dignitoso.

Ho apprezzato un impianto urbanistico (risalente al Seicento, quando il paese fu rifondato ex-novo dopo un rovinoso terremoto che aveva completamente distrutto il centro abitato ubicato più a monte) oggetto di notevoli ma impeccabili interventi di ricostruzione post terremoto 1980. I fabbricati sono stati rinnovati e recuperati senza alterare minimamente l’impianto urbanistico, conservando le tipologie e lo stile originario.

Non ho visto nessun obbrobrio di quelli che vediamo purtroppo frequentemente nelle nostre zone, ville, villette, palazzoni, condomini e altre opere di dubbio gusto che cozzano con l’ambiente e con il patrimonio edilizio preesistente. Le strade, i marciapiedi, le piazze sono sistemati perfettamente e con notevole gusto estetico, anche le aree non pavimentate in pietra, asfaltate, sono pressoché impeccabili.

Gli edifici pubblici, municipio, scuole, uffici, sono assolutamente decorosi, sistemati e arredati con cura, per le strade non vi è traccia di cartacce o altri elementi di sporcizia.  Una realtà ‘impensabile‘ se la confrontiamo con la nostra realtà, con le buste dell’immondizia e i rottami vari onnipresenti in luoghi vagamente urbani, dove il degrado regna sovrano, dove le costruzioni sorgono in maniera disordinata, anarchica, senza logiche urbanistiche, senza tenere in alcun conto le esigenze della salvaguardia dell’ambiente naturale e civile.

E questa situazione di degrado, di sciatteria, di guazzabuglio disordinato, non è appannaggio solo del nostro paese, dovunque volgiamo lo sguardo, nel territorio circostante vediamo lo stesso degrado, lo stesso abbandono, la stessa incuria del bene pubblico.

Anche centri ricchi di monumenti e di importanti testimonianze storiche e architettoniche sono colpevolmente e miseramente allo sfascio, l’enorme patrimonio storico e culturale va tranquillamente in malora. Anche qualche estemporaneo intervento fatto di tanto in tanto è comunque al di fuori di qualsiasi disegno o progetto complessivo.

Il paesino di cui sopra si chiama Cerreto Sannita e non è in Svizzera, ma in provincia di Benevento, dove l’economia non è certamente migliore della nostra. 

Cosa dobbiamo chiederci a questo punto? Siamo noi che siamo incivili, o siamo amministrati da incapaci, da ‘disattenti’ o che cos’è, il clima, il terreno, la cattiva sorte? Perché da noi una cosa così non sembra normale?

 

Antonio Cerbarano

 

4 thoughts on “Impressioni di novembre

  1. Anonymous

    tutto il bello là e lo schifo qua, mi sembra un po esagerato, anche perchè la perfezione c’è la solo il Signore

    Reply
  2. Anonymous

    Cerreto Sannita è un Comune montano, Carinola no, i soldi che il Comune vede la, qui li vediamo con il cannocchiale, al di la di questo VIVA CASALE

    Reply
    1. Anonymous

      VIVA CASALE, sempre e comunque!! Però…fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia per non vedere tutto lo schifo che ci circonda non conviene, anche perchè lascia scoperta un’altra parte del corpo. Caro amico, non è solo questione di soldi, che sono importanti certo, ma è mentalità. Il nostro avventore, si è recato in quel paese, per la manifestazione, le “Domeniche dell’Olio”, noi non è che non produciamo olio, ma non siamo i grado di valorizzarlo. Come non valorizziamo le ciliege, le pesche ed il VINO. Anzi ti ricordo che avevamo avuto per le mani un bel giocattolo, la FESTA DELLA VENDEMMIA, che abbiamo rotto. Dai nostri cari amministratori, passando per la pro loco(?), non possiamo aspettarci niente. Ci sono centinaia di migliaia di euro, messi a disposizione dalla Regione per varie attività, dalla videosorveglianza alle feste natalizie. Ti sei mai chiesto perchè Carinola non riesce ad avere mai quasi niente? Comunque, insieme a te grido, VIVA CASALE E VIVA CARINOLA.

      Reply

Lascia un commento