Carinola, la negazione dell’evidenza

Quasi-bagarre al Consiglio Comunale: al momento della votazione del “piano Lavori Pubblici” l’assessore Elisa Mazzucchi abbandona temporaneamente l’aula, magari con l’intenzione di farvi ritorno a breve. A quel punto vero e proprio panico tra le fila della Maggioranza che non avrebbe avuto più i numeri per l’approvazione; l’Opposizione, che dal canto suo registrava la defezione di Antonio Nardelli, insisteva per continuare con le operazioni di voto. Risultato: prudenziale rinvio a domattina della seduta e di un voto per il quale la Minoranza HA GIÀ VOTATO CON TANTO DI DICHIARAZIONI DI VOTO, notazione importante questa perché secondo noi a termini di regolamento potrebbe aprire le porte a imprevedibili sviluppi.

Ma meglio di noi può descrivere la situazione un post su Facebook di Renato Luigi De Spirito, esponente M5S Carinola e consigliere d’Opposizione:

L’attuale maggioranza che amministra Carinola ha dimostrato ancora una volta di governare contro tutte le buone logiche della democrazia. È noto a tutti, infatti, che in Consiglio comunale l’amministrazione ha solo un voto in più rispetto alle opposizioni: 7 contro 6. Ebbene, oggi si è palesata tutta l’inadeguatezza di questa maggioranza quando un assessore della maggioranza stessa si è assentata e come opposizioni abbiamo deciso di non partecipare più al Consiglio comunale. Risvolti? Sospensione per mancanza del numero legale e rinvio del Consiglio a domani per la seconda convocazione tra lo sconcerto della maggioranza che si è vista non avere più i numeri.

Una maggioranza che si regge grazie ad un consigliere comunale eletto tra le fila dell’opposizione non può comportare che queste situazioni. La logica vorrebbe che se venisse meno la maggioranza che ha vinto le elezioni si torni al voto quanto prima e non che ci si mantenga grazie ad un ex consigliere di opposizione. Quando si dice: tiriamo a campare finché possiamo!

Dalla fine della scorsa Estate sapevamo già che questa nuova Maggioranza si reggeva su un unico voto in più rispetto ai sei (6) dell’Opposizione, dopo la cacciata in malo modo e a pedate dalla Maggioranza venuta fuori dalle urne del 5 giugno 2016 dell’assessore Rosa Di Maio e Antonio Nardelli, vicini al consigliere regionale Massimo Grimaldi, e dell’assessore Francesco Giacca, esponente della parte di destra (Forza Italia-Alleanza Nazionale) che sosteneva il Sindaco;

sapevamo già che questo unico voto era garantito da Giusy Tuozzi, collocata dal popolo all’Opposizione ma da allora in Maggioranza grazie all’adesione al gruppo Carinola 2021, e Assessore con delega alla Cultura, Istruzione, Politiche Educative, Politiche Giovanili e Informagiovani, che insieme agli ex SìAmo Carinola Elisa Mazzucchi, Antimo Marrese, Mario Nicolò, Antonella Migliozzi e Pina Capriglione sosteneva il sindaco Antonio Russo che evidentemente con il palese buon governo era riuscito ad attrare parte di chi gli si contrapponeva (per quanto ci sforziamo non riusciamo a capire questa logica);

insomma sapevamo già che chi era stato eletto per governare è oggi all’Opposizione e a chi, al contrario, era stato assegnato il ruolo di oppositore oggi siede in Maggioranza grazie ad oscure manovre di palazzo, rendendo inconfutabile l’effettivo cambio di maggioranza che era stata già certificata dalla nascita di questa Giunta.

C’era ancora bisogno di ribadirlo? Sì, perché sicuramente qualcuno punta sulla scarsa memoria della gente, nella speranza che si dimentichi che è stata ignorata e proditoriamente ribaltata la propria volontà, e poi anche perché se nessuno rammentasse loro questo comportamento potrebbero anche finire col reputarlo “normale”!

One thought on “Carinola, la negazione dell’evidenza

  1. Anonymous

    La politica è compiere scelte conformi ed atteggiamenti per il bene e per il miglioramento della vita pubblica,
    la politica, quindi, diviene una delle attività più importanti nella vita di una comunità.
    La politica, necessita di essere sempre coniugata e collegata alla dignità, la politica stessa ha una propria dignità che deve andare a beneficio della comunità e della collettività.
    Fin dall’antica Grecia, la politica era ritenuta una scienza ed un’arte al servizio della collettività e del benessere diffuso di tutta la collettività.
    Napoleone III scriveva “In politica bisogna guarire i mali, non acuirli”.
    “CARINOLA LA NEGAZIONE DELLA DIGNITA'”
    Babalena

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