Palazzo Marzano, un matrimonio tra storia e futuro

Quello che si celebrerà lunedì 21 febbraio alle ore 16.30 tra il casalese Diego Tommasiello e la signorina Cornelia Cosneanu di Torino, nel cortile di Palazzo Marzano di Carinola, non è un qualsiasi matrimonio tra due giovani che hanno coronato il loro sogno di d’amore, bensì la rinascita di un luogo ameno e dalla grande valenza storico-architettonica non solo per il comune di Carinola. Diciamo ciò soprattutto considerando che per la celebrazione di matrimoni civili viene solitamente richiesto l’uso delle sale della storica residenza Comunale, o della sede dell’ufficio di stato civile.

Diego Tommasiello oltre ad essere un amico di lunga data e collaboratore filn dalla prima ora di casaledicarinola.net, è anche un attivista della giovane formazione politica “Carinola in Azione” che esprime, con Giannantonio Anfora, un consigliere comunale nell’Assise carinolese, ed ovviamente mostra <<Orgoglio per aver contribuito, sia pure in minima parte, a recuperare, o meglio a riaprire, un bene comunale carinolese che speriamo torni agli antichi fasti>>.

Palazzo Marzano, o forse sarebbe meglio chiamarlo “palazzo di Eleonora d’Aragona” visto che Alfonso V d’Aragona detto il Magnanimo (re di Napoli dal 1442 al 1458) lo fece costruire ed abbellire per l’amata figlia Eleonora, per la sua passione per la caccia e anche perché da Carinola poteva raggiungere prima e più riservatamente palazzo Antignano a Capua dove viveva la sua amante, la bellissima Lucrezia d’Alagno, è uno degli esempi più belli e raffinati di arte catalana del 1400 nella Carinola nota come “Pompei quattrocentesca”, e poterla mostrare agli invitati provenienti da Torino, Isernia ed altre parti d’Italia sarà un vanto per gli sposi e per tutta la comunità.

Tutto ciò è stato reso possibile, oltre al recupero/restauro di qualche anno fa voluto dall’amministrazione Russo che grazie anche all’impegno dell’allora assessore alla Cultura Rosa Di Maio ha reperito i fondi POR regione Campania necessari per i lavori di adeguamento di questo prezioso bene comunale, prezioso come un gioiellino a lungo sepolto nella polvere, anche alla lungimiranza dell’attuale amministrazione di Giusy Di Biasio che, dopo aver concesso l’uso di una stanza al piano superiore all’APS Pro Loco Carinola, rispondendo in maniera favorevole alla richiesta venuta dagli sposi per questo evento, ha “ravvisato l’opportunità di rilasciare l’autorizzazione in considerazione dell’alto valore
storico culturale ed artistico del palazzo in questione”
come recita la delibera licenziata dal comune di Carinola.

Agli sposi vanno le congratulazioni della nostra redazione, e i più sentiti auguri di una felice vita futura e, permetteteci di aggiungere, auguri anche a Carinola affinché possa veder risorgere a nuova vita, e mai più abbandonato, lo splendido Palazzo Marzano.

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