Italia, così bella ma così fragile

Ancora una volta purtroppo siamo costretti a far di conto con l’ennesima tragedia per causa del dissesto idrogeologico. Piangiamo morti, assistiamo ad un grave disastro ambientale, contiamo enormi danni materiali. Il disastro che ha colpito la nostra Emilia Romagna fa ancora più male, così quanto quello di Ischia e di tanti meno gravi disastri idrogeologici che ciclicamente mettono a dura prova il fragile territorio italiano.

Così fragile, così vulnerabile che quell’antipatico di Matteo Renzi per difenderlo e per metterlo in sicurezza s’inventò la struttura Italia Sicura.

Una struttura ministeriale di coordinamento con le Regioni per facilitare la messa in sicurezza delle zone più a rischio, lo sblocco dei cantieri fermi per i troppi cavilli burocratici e per la progettazione delle necessarie ed improcrastinabili infrastrutture.

Poi dopo l’antipatico Renzi al Governo del nostro Paese arrivò il “simpatico” avvocato Giuseppe Conte, per lungo tempo il “politico più amato dagl’italiani”, ahimè!

Ebbene, siccome da sempre, come ampiamente risaputo, “l’illuminato” avv. Conte soffre la frustrazione di essere inferiore a Renzi sotto tutti gli aspetti, in pratica colui che per fare “un dispetto alla moglie si tagliò gli attributi”, pensò bene (!) di smantellare la struttura Italia Sicura di Matteo Renzi.

Il disastro che hanno colpito ieri l’Emilia Romagna è  da attribuire al camaleontico Giuseppe Conte?

Materialmente no, moralmente forse si!

Ogni tanto un ripasso della storia politica che ha attraversato l’Italia nell’ultimo decennio credo possa far bene per le future scelte e nel contempo un po’ di giustizia per chi per lungo tempo ha dovuto subire troppo ingenerose ingiustizie perché era ed è il “primo della classe”. Vorrei che al governo del Paese, delle Regioni e dei Comuni sedessero tanti antipatici Renzi anziché tanti simpatici Conte!

Solidarietà e vicinanza alle popolazioni ed ai territori devastati dell’Emilia Romagna.

Lorenzo Razzino

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