Comitato ministeriale pro Matilde Serao

Stamattina 6 maggio, alle 11.30, presso l’Archivio di Stato di Caserta, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del comitato istituito lo scorso 11 marzo con decreto del ministro della Cultura Alessandro Giuli per celebrare adeguatamente il centenario della morte di Matilde Serao, la scrittrice di origine greco-carinolese morì il 25 luglio o 1927, comitato presieduto dal prof. Michele Lanna e che vede quali componenti i professori Giovanna Palermo, Pasquale Peluso, Raffaella Perrella e la professoressa e giornalista specializzata del settore Nadia Verdile, spesso presente a Carinola a fianco dell’Associazione Matilde Serao e che a ” ‘a Signora” ha dedicato uno dei suoi libri della collana “Italiane”.

Il Comitato Nazionale si propone di contribuire a collocare la figura di Matilde Serao in una posizione più consona e cioè al centro del dibattito nazionale, lei che è stata la prima femminista della storia, una che badava alle cose concrete, e non agli slogan e agli striscioni, e che infatti si è battuta per il superamento degli stereotipi di genere in auge nella società civile in cui viveva che imponevano un ruolo marginale per la donna; inutile parlare poi di imprenditorialità al femminile visto che le donne erano talmente ai margini di questo mondo da non poter nemmeno firmare contratti e costituire impresa.

Durante la conferenza stampa sono stati mostrati documenti che riguardano la famiglia di origine di Matilde Serao, cosa che d’altronde Fortunata Manzi, la direttrice dell’Archivio, ha ben evidenziato.

Il presidente del Comitato, Michele Lanna, ha sottolineato come la lodevole attività dell’Archivio abbia consentito di recuperare la “memoria” della grande giornalista, una dedizione non certo fine a se stessa ma che consentirà di risvegliare coscienze spesso sopite visto che la vita di Donna Matilde è stata  caratterizzata da battaglie civili e non solo, memorabile lo scontro con il governo di Agostino Depretis che intendeva sventrare Napoli per “curarla” dal colera, che hanno contribuito ad esaltare lo spessore della donna contribuendo in maniera decisiva a quel femminismo ante litteram di cui parlavamo poc’anzi.

A tal proposito appassionato è stato l’intervento di Nadia Verdile, del resto non ci aspettavamo altro, che oltre a coordinare i lavori, ha evidenziato come il “femminismo” della Serao non era solo teoria, ma le doti di empatia profonda verso il sesso cosiddetto debole ebbero a dimostrarsi anche quando la giovane amante del marito, Gabrielle Bessard, presentatasi d’improvviso sulla soglia dell’abitazione dei coniugi Scarfoglio, dopo aver amorevolmente consegnato a Donna Matilde il frutto del suo rapporto con il marito Edoardo, si sparò spirando dopo sei giorni di atroci sofferenze. Ebbene donna Matilde, dopo aver vegliato la madre morente in ospedale, quella neonata la allevò con amore e dedizione imponendole il nome della madre Paolina, pur costituendo la prova tangibile e il frutto del tradimento del marito con il quale però da quel momento interruppe ogni rapporto.

Antonio Corribolo, presidente dell’associazione Matilde Serao che su mandato del comune di Carinola organizza l’omonimo Premio Giornalistico, nel suo  intervento ha evidenziato come l’attività dell’Associazione abbia l’intento di conservare la memoria dell’illustre concittadina con l’auspicio di saldare almeno in parte il debito di riconoscenza che la nostra comunità ha nei confronti della grande giornalista e che il “premio Matilde Serao” ha ottenuto negli anni scorsi l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed ha visto, quale ultima premiata per l’anno 2024, la prestigiosa giornalista Maria Latella.

Infine a conclusione della conferenza i saluti della prima cittadina di Carinola, Giuseppina Di Biasio, che ha osservato come l’istituendo Comitato ben si integri con le attività del Premio, ormai ventennale, che si svolge a Carinola e che individua e premia annualmente una giornalista che si è distinta, a livello nazionale, per la carriera nonché per le indiscusse qualità professionali, in sintonia con il pensiero della grande scrittrice, cosa che sottolinea al meglio l’importanza di Matilde Serao per la comunità carinolese.

Auguri al Comitato: siamo certi che la diffusione del messaggio seraiano si dimostri sempre più attuale.

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