Casale (… di Carinola) in questi giorni sta offrendo il “meglio” di sé: fognature che a dispetto dei recenti lavori non smistano più le acque reflue favorendo la formazione di veri e propri fiumi d’acqua in mezzo alle strade, spazzatura non ritirata, telefono che non funziona, a ciò si aggiunga l’effetto degli agenti atmosferici che tra il fortunale di ieri e il vento che sferza le strade, e che quindi contribuisce a spargere per le strade i rifiuti non ritirati, di più e meglio di quanto abbiano già fatto cani e gatti randagi che ovviamente, e naturalmente, in mezzo alla spazzatura e alla sporcizia ci sguazzano, e il quadro della desolazione è completo.

Adesso Casale (… di Carinola) sembra uno di quei “paesacci” della frontiera americana che siamo abituati a vedere sui fumetti di Tex Willer, quelli al confine con il Messico, dove tra case abbandonate e strade deserte è un’impresa addirittura incontrare qualcuno. Ma quella è fantasia, oppure nel migliore dei casi è naturale trovare del deserto in mezzo ad altro deserto. Qua è peggio!!!

Già arrivarci è un’impresa visto il miserando stato delle strade più simili ad una Baghdad in piena Guerra del Golfo e quindi continuamente bombardata, che a una zona di un Paese che si piccava di essere tra le prime Economie del pianeta… MA QUALI PRIME, QUESTO E’ IL QUARTO MONDO!

Ora è da venerdì che i telefoni fissi targati Telecom sono muti: e pensare che a chi segnalava il guasto generalizzato veniva risposto “Guardi signore che sicuramente si tratta di un problema alla sua linea privata!” (esperienza personale!)… cose dell’altro mondo! Anzi no cose di questo mondo, di questa zona, di questo Comune: se per primi quelli che se ne f… di noi sono i nostri Amministratori, che ti puoi aspettare da uno sconosciuto operatore della Telecom?

Anni fa in una delle tante conversazioni telefoniche (allora funzionava!) con il compianto dottor Ermanno Trabucco, ci sentivamo dire spesso da chi, figlio di Casale, da decenni era residente in America: «Ma non si vergognano i vostri politici per come hanno ridotto il Nostro paese?» Un po’ per deferente educazione, un po’ perché in effetti spiazzati da un’affermazione simile, preferivamo non rispondere, ma oggi a distanza di qualche anno, quando le cose peggiorano a vista d’occhio, ripeto con lui che ormai non c’è più: «Ma non si vergognano i nostri politici?»

PS – E’ con la morte nel cuore che scriviamo queste parole solo apparentemente intrise di veleno ma effettivamente ispirate da un’amara realtà, anzi speriamo che nessuno ma proprio nessuno al di fuori di Carinola legga questo brutto ritratto del paese che amiamo, inserito in un territorio altrettanto amato: ci costano e ci fanno male, ma nascondere lo stato di fatto sarebbe l’assicurazione migliore per la perpetuazione e la proliferazione di quest’obbrobrio.